Scienziati pronti a combattere la malattia del sonno in Africa
Grazie a ricerche pionieristiche compiute in Canada e nel Regno Unito, gli scienziati saranno finalmente in grado di individuare nuovi trattamenti per la tripanosomiasi africana umana (TAU), anche conosciuta come malattia del sonno. Ogni anno la malattia del sonno colpisce migliaia di africani, centinaia dei quali infine ne muoiono. Gli scienziati presentano il loro nuovo approccio sulla rivista Nature. Nella TAU, una malattia parassitaria che può anche essere letale, i parassiti infettano il cervello influenzando il ciclo del sonno del paziente.
Gli scienziati, presso l’Università di Dundee e l’Università di York, nel Regno Unito, e lo Structural Genomics Consortium, in Canada, hanno detto che la loro ricerca potrebbe portare allo sviluppo di farmaci nuovi ed efficaci per il trattamento della malattia del sonno. Questi nuovi farmaci potrebbero essere somministrati per via orale e sono inoltre meno tossici.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la TAU, che si diffonde attraverso il morso di una mosca tse-tse, colpisce tra le 50.000 a 70.000 persone nell’Africa sub-sahariana. I medici attualmente utilizzano due farmaci per trattare la TAU: uno presenta effetti collaterali che provocano la morte del 5% dei pazienti trattati, mentre l’altro è più costoso, richiede una degenza ospedaliera più lunga e non risulta sempre nella guarigione del paziente.
“Questo è uno dei risultati più significativi ottenuti negli ultimi anni per quanto riguarda la scoperta e lo sviluppo di nuovi farmaci per le malattie trascurate”, ha spiegato il professor Paul Wyatt, direttore del programma Drug Discovery for Tropical Diseases alla Dundee University.
“Ora disponiamo di un obiettivo valido per i farmaci contro la malattia del sonno e inoltre abbiamo trovato indicazioni per creare farmaci che possono essere somministrati oralmente. Queste due constatazioni rappresentano significativi passi in avanti nello sviluppo di un farmaco in piena regola contro la malattia del sonno adatto per le sperimentazioni cliniche”, ha aggiunto.
“La TAU presenta due fasi – sappiamo che il farmaco che abbiamo individuato in questo lavoro può trattare la prima fase e siamo molto ottimisti sul fatto che ora possiamo ulteriormente svilupparlo per trattare la seconda fase, che è la più grave”. Gli scienziati ritengono che i farmaci potranno essere pronti per i test clinici sull’uomo in circa 18 mesi.
“Questa è una scoperta significativa”, ha osservato il dottor Shing Chang, direttore di ricerca e sviluppo (R&S) dell’Iniziativa per i farmaci per le malattie trascurate. “Si tratta di un buon esempio dell’applicazione della conoscenza scientifica e degli strumenti più attuali in uno sforzo di collaborazione per affrontare i bisogni dei pazienti trascurati”.
Il professor Wyatt ha fatto notare che gli scienziati dovranno superare alcuni ostacoli per poter sviluppare nuovi farmaci. “Il primo è quello di individuare un tallone d’Achille del parassita – come ad esempio un enzima essenziale alla sopravvivenza dei parassiti – conosciuto come target farmacologico”, ha spiegato. “Il secondo è quello di confermare che le molecole possono interferire con questi target e quindi uccidere il parassita, un processo chiamato “convalida del target farmacologico”. L’ostacolo successivo è l'”ottimizzazione guida” per sviluppare queste molecole iniziali in farmaci candidati per la sperimentazione clinica”, ha aggiunto. “Ecco dove ci troviamo ora. L’ultimo ostacolo è quello di dimostrare la sicurezza e l’efficacia dell’uso del nuovo farmaco nei pazienti”.
Per maggiori informazioni, visitare:
University of Dundee
http://www.dundee.ac.uk/
University of York
http://www.york.ac.uk/
Nature
http://www.nature.com/nature