Dall’USA il primo vaccino contro cancro prostata
Si basa sull’introduzione di anticorpi precedentemente estratti dal paziente, e poi reintrodotti geneticamente pronti a combattere le cellule malate che formano la massa tumorale
(ANSA) – WASHINGTON, 1 MAG – Dopo 3 anni di dibattiti la Fda, agenzia americana per il farmaco, ha dato il via libera al 1° vaccino contro il cancro alla prostata.
Il vaccino si chiama Provenge e stimola il sistema immunitario ad attaccare il tumore.Il trattamento,brevettato dalla Dendren Corp, prevede il prelievo di alcuni globuli bianchi del paziente che vengono trattati con una proteina geneticamente modificata in grado di renderli piu’ potenti di fronte al tumore per poi essere reintrodotti nel sangue del malato.
(AGI) – Washington, 7 mag. – L’arma piu’ potente contro il cancro potrebbe celarsi nelle cellule dello stesso paziente. Un vaccino contro il cancro alla prostata, che l’americana Food and Drug Administration ha respinto nel 2007, ha ora ottenuto l’approvazione del regolatore. Questo significa, secondo quanto riportato dalla rivista New Scientist, che questo vaccino e’ ora disponibile per i malati. “Provenge”, il vaccino realizzato dalla Dendreon di Seattle, non previene o cura il cancro alla prostata, ma allunga la vita dei pazienti. In uno studio e’ infatti emerso che questa terapia ha prolungato la vita di 512 persone affette da una forma aggressiva di tumore alla prostata fino a quattro mesi, rispetto ai pazienti che non lo hanno ricevuto. Il vaccino Provenge prevede il prelievo delle cellule immunitarie del paziente che vengono poi esposte a una proteina prodotta dal tumore alla prostata. Infine, le cellule vengono re-iniettate nel paziente per permettere loro di attaccare il tumore. Anche se modesti, i risultati dello studio mostrano come sfruttare il sistema immunitario sia una via praticabile per combattere il cancro. A guidare il trial e’ stato l’oncologo Philip Kantoff del Dana-Farber Cancer Institute di Boston. Si prevede che approcci simili possano essere utilizzati contro altri tipi di tumore, come il melanoma, il cancro al rene e linfoma. I creatori di Prevenge sperano di poterlo fare fra 5 o 10 anni.