HIV: scoperto il meccanismo che in pochi pazienti non sviluppa l’AIDS


La ricerca, pubblicata da ‘Nature’, e’ partita da due considerazioni: la prima e’ che i pazienti, circa lo 0,5 per cento, hanno una variante specifica di un gene chiamato HLA B57. Inoltre queste persone hanno una maggiore probabilita’ di sviluppare malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario attacca il corpo del paziente stesso. Secondo il modello sviluppato, le cellule T prodotte nel timo dei pazienti che hanno la variante ‘giusta’ del gene hanno una maggiore attivita’, che spiega i problemi autoimmuni, e riescono a riconoscere il virus Hiv anche se questo e’ mutato. Secondo i ricercatori questa scoperta potrebbe dare vita a un nuovo tipo di vaccino, capace di far sviluppare le cellule ‘potenziate’ anche in chi non ha la variante del gene.