I meccanismi umani della scelta tra proteine e carboidrati

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rapamicin

Se un organismo ha la possibilità di scegliere come alimentarsi, preferirà una dieta che garantisca un bilanciamento nutrizionale in sintonia con le proprie necessità. Questa scelta è stata per la prima volta studiata sperimentalmente nel moscerino della frutta da un gruppo di ricercatori del Buck Institute for Age Research a Novato, in California, che ha scoperto che essa è regolata da un cammino metabolico coinvolto nell’invecchiamento, nel cancro e nel diabete.

“Il modo in cui un organismo bilancia il proprio introito di nutrienti ha un notevole impatto sulla sua salute e sulla sua sopravvivenza”, osserva Pankaj Kapahi – primo firmatario dell’articolo pubblicato su Current Biology in cui viene illustrato lo studio – che ricorda come uno squilibrio nell’assunzione di carboidrati, proteine e grassi sia coinvolto nell’insorgenza del diabete e dell’obesità e influisca sui processi di invecchiamento.

“In questo studio abbiamo definito un modello per rispondere alla domanda sul modo in cui un organismo sceglie fra proteine e carboidrati.”

Lo studio, che è stato condotto sulla drosofila, ha rilevato come i moscerini privati nella dieta o di carboidrati o di proteine mostrino una spiccata preferenza per le sostanze di cui sono deficitari, ma anche che il genere e la loro condizione rispetto all’accoppiamento modificano le scelte alimentari.

In particolare, i ricercatori hanno scoperto che la chinasi S6 – una proteina chiave nella via metabolica della proteina TOR (chinasi della rapamicina,target of rapamycin) che è coinvolta nella percezione dei nutrienti in tutte le specie, dalle piante all’essere umano – influenza anche le scelte della dieta. E’ peraltro noto che TOR ha un ruolo nello sviluppo di cancro e diabete e nei processi di invecchiamento. Lo studio ha anche accertato che cambiamenti nei livelli di serotonina – un neurotrasmettitore che partecipa alla regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito e a diverse funzioni cognitive – influenzano la scelta fra proteine e carboidrati.

Kapahi sottolinea che la ricerca apre le porte allo studio delle scelte alimentari in un animale geneticamente tracciabile e manipolabile, ”permettendoci di porre la questione di quali cambiamenti nel metabolismo e nei processi di invecchiamento siano influenzati dalle scelte alimentari”, soprattutto perché l’uomo condivide con la drosofila le vie di segnalazione biochimica che regolano la nutrizione.

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