Il feto sa difendersi da solo gia’ dopo la ventesima settimana

La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi vaccini per i neonati e i bambini non ancora nati. Per arrivare a questi risultati i ricercatori hanno analizzato il sangue cordonale di 19 neonati affetti da Citomegalovirus (Cmv) -che puo’ causare sintomi piuttosto gravi nei neonati infetti e provocare danni cerebrali ai feti- e di 22 neonati non infetti. Ebbene, dall’analisi e’ emerso che che il numero di linfociti T gamma/delta era maggiore nei neonati con infezione da Cmv e che una percentuale maggiore di queste cellule immunitarie e’ stata attivata. Quando poi i ricercatori hanno comparato i tipi di cellule immunitarie attivate nei feti con quelle delle madri, hanno potuto osservare delle chiare differenze. Questo ha suggerito agli scienziati che i feti generano una risposta immunitaria indipendente.
AGI – Salute