Staminali contro Sclerosi multipla: i primi risultati
La mobilizzazione delle cellule staminali del midollo osseo è stata sperimentata su un piccolo gruppo di pazienti: i risultati mostrano una buona tollerabilità e l’assenza di eventi avversi
Potenziali benefici per il trattamento della sclerosi multipla sono stati evidenziati da una ricerca effettuata con cellule staminali di midollo osseo su un piccolo gruppo di pazienti.
Già in passato le cellule staminali di midollo osseo hanno dimostrato di poter indurre effetti benefici su modelli animali della sclerosi multipla: ora un trial condotto su un piccolo gruppo di pazienti ha dimostrato analoghi risultati sull’essere umano.
Lo studio, condotto dal gruppo di ricerca coordinato da Neil Scolding, professore di neuroscienze cliniche dell’Università di Bristol e del North Bristol NHS Trust ha verificato il profilo di sicurezza ed efficacia di una protocollo che prevede il prelievo di midollo osseo da cui poi vengono estratte le cellule staminali che vengono reiniettate nel sangue del paziente il giorno stesso.
Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sulla rivista Clinical Pharmacology and Therapeutics la procedura è risultata, nell’anno di follow-up, ben tollerata e priva di effetti avversi. I risultati della misurazione dei parametri clinici sono poi risultati in accordo con la stabilità della malattia, mentre i test neurofisiologici hanno mostrato possibili benefici.
“Riteniamo che le cellule staminali mobilizzate dal midollo osseo al sangue siano in grado di migliorare le condizioni cliniche dei pazienti, influendo positivamente sulla neuroprotezione e sulla modulazione immunitaria, anche se i risultati dovranno essere confermati da ulteriori studi”, ha spiegato Scolding.
È ben noto che il midollo osseo contiene cellule staminali in grado di rimpiazzare le cellule in molti tipi di tessuto e in diversi organi, una circostanza, questa, che le rende interessanti per il trattamento di molte patologie, soprattutto di quelle che colpiscono il sistema nervoso.