Una nuova era contro tumori e demenza. Al centro dell’attenzione vi sono proteine solubili che agiscono come fattori di crescita. Si chiamano granuline e sono coinvolte in numerosi processi biologici, fisiologici e patologici, quali lo sviluppo embrionale, la rigenerazione cutanea, l’infiammazione. In particolare una di queste, la progranulina, ha un possibile ruolo nella genesi dei tumori, e sta diventando importante anche in malattie apparentemente molto lontane proprio dai tumori. Studi genetici recenti hanno infatti messo in luce che mutazioni del suo gene sono responsabili di una malattia neurodegenerativa, la demenza frontotemporale familiare (FFTD). Il meccanismo attraverso cui la proteina interviene nella patogenesi di questa malattia sembra essere, contrariamente a quanto accade nella genesi del tumore, un ridotto livello di espressione della proteina stessa e quindi una ‘perdita di funzione’. Progranulina sembra quindi giocare un ruolo importante nella sopravvivenza neuronale a livello cerebrale. Per approfondire il ruolo di progranulina nella patogenesi di demenza e carcinoma mammario, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna ha istituito un gruppo di studio composto da Giuliano Binetti, Roberta Ghidoni e Luisa Benussi (IRCCS Fatebenefratelli di Brescia); Emilio Trabucchi, Fabio Corsi ed Elena Piazza (Dipartimento Chirurgico-Onco Gastroenterologico, Polo Universitario Luigi Sacco di Milano) e Maria Antonietta Nosenzo (O.N.Da Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, Milano). Lo studio, avviato lo scorso anno, si concludera’ nel 2011.
“Lo studio delle progranuline nella demenza – spiega il prof. Binetti – e’ l’inizio di una nuova era: due patologie cosi’ diverse possono avere un linguaggio comune e potrebbero portare all’identificazione di meccanismi che dimostrino affinita’ etiopatogenetiche”. “Questo studio – spiega la dr.ssa Nosenzo – intende perseguire quattro principali obiettivi: innanzitutto identificare famiglie in cui sia presente un tratto di ereditarieta’ per disturbi cognitivi- comportamentali e/o forme tumorali attraverso la somministrazione di questionari strutturati per la raccolta dell’anamnesi famigliare. Si intende inoltre valutare il contributo di progranulina nel carcinoma mammario e nelle forme famigliari di demenza, e caratterizzare funzionalmente le mutazioni in progranulina identificate attraverso studi di biologia molecolare e cellulare, allo scopo di identificare meccanismi patogenetici comuni a demenza e cancro. Infine si intende studiare il ruolo fisiologico di progranulina nella proliferazione cellulare, evento chiave nella patogenesi sia di cancro che di demenza”.
AGI – Salute
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