Tumori al seno: test genetico, tre geni e terapia su misura


“Sono queste differenze molecolari che spiegano, almeno in parte, perché in alcuni pazienti i tumori sembrano essere simili, ma poi si verificano risultati clinici completamente diversi – spiega Benjamin Haibe-Kains -. La nostra esigenza è dunque quella di sviluppare uno strumento valido per fornire ai medici una guida per la classificazione molecolare del cancro al seno in differenti sottotipi, così da avere indicazioni specifiche nelle decisioni terapeutiche”.
Per arrivare a questo risultato Haibe-Kains e colleghi hanno effettuato il più grande studio comparativo dei diversi sottotipi conosciuti di cancro al seno, incrociando l’espressione genica di 4.600 casi di cancro. Gli studiosi hanno messo in paragone sei modelli di classificazione attualmente utilizzati per individuare i sottotipi di cancro in base ai geni coinvolti nel tumore, e per la prima volta ne hanno stimato l’attendibilità. Dall’incrocio dei dati è emerso che il modello più attendibile è quello noto come MSC, e che per classificare il tumore al seno in sottotipi necessita della presenza di soli tre geni ESR1, ErbB2 e AURKA. (ASCA)
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