Tumori alla laringe: con il fumo si decuplicano i casi
I tumori della testa e del collo sono il 20% dei tumori che colpiscono l’uomo e di questi un quarto nascono nella laringe. In Italia, soprattutto nel Nord-Est sono piu’ frequenti e rispetto alla media mondiale, nel nostro Paese l’incidenza e’ piu’ alta. I piu’ colpiti sono gli uomini, ma nell’ultimo decennio anche tra le donne si e’ registrato un leggero aumento. Riguardano la popolazione che va dai 60 ai 70 anni, ma qualche caso si registra anche tra i cinquantenni. E’ uno dei temi affrontati al 97ˆ Congresso nazionale della Societa’ italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico – facciale (Sioechcf), che si sta svolgendo a Riccione dal 19 al 22 maggio. Giuseppe Spriano, Direttore di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma e presidente nazionale dell’Associazione otorinolaringologi ospedalieri italiani (Aooi), spiega quali possono essere i fattori che determinano l’insorgenza dei tumori alla laringe: “Il fattore principale, come per tutti i tumori della via respiratoria, e’ il fumo di sigaretta, che determina un rischio di ammalarsi 10 volte superiore. Anche l’alcol e’ un importante fattore di rischio e, se associato al fumo, ne potenzia la pericolosita’.” Tra i principali sintomi con cui si manifesta sicuramente la disfonia, cioe’ l’abbassamento della voce che diventa rauca, e’ tra quelli piu’ evidenti. Ma dal cancro alla laringe si guarisce? “Come per molti tumori questo dipende dallo stadio di malattia – avverte Giuseppe Spriano – e in uno stadio iniziale la guarigione si ottiene nel 90% dei casi. Ovviamente questa possibilita’ diminuisce al crescere dell’estensione del tumore. Oggi globalmente siamo in grado di guarire circa il 60 % dei tumori della laringe”. L’evoluzione terapeutica degli ultimi anni ha eliminato quasi totalmente l’intervento chirurgico. “Fino a 30 anni fa l’unico intervento possibile era la laringectomia totale, cioe’ l’asportazione completa della laringe che provocava la perdita della voce e la tracheotomia definitiva per la respirazione – prosegue il presidente Aooi – Oggi questo intervento e’ riservato a casi molto estesi o a recidive di pregressi trattamenti. Ma la vera evoluzione terapeutica degli ultimi decenni, secondo l’esperto, e’ la chirurgia endoscopica”. Nonostante gli sviluppi della scienza l’otorinolaringologo pero’ lancia un messaggio forte a favore della prevenzione: “L’evoluzione della chirurgia, radioterapia e chemioterapia e’ stata importante e ha portato a miglioramenti terapeutici, ma questo e’ niente al confronto di quello che si potrebbe ottenere con la prevenzione primaria, cioe’ eliminando i fattori di rischio. Un esempio per tutto questo: se nessuno fumasse invece di 100 tumori ve ne sarebbero solo 10”.