Diabete: iniezioni quotidiane addio, arriva la dose settimanale
In occasione dell’apertura del Congresso Nazionale della Società Italiana di Diabetologia, illustrati i nuovi e promettenti risultati di exenatide a lento rilascio, l’incretino mimetico da iniettare una sola volta a settimana. Lo studio testa a testa con la versione attualmente in commercio conferma la sua peculiare capacità di far perdere peso.
Padova 9 giugno 2010 – L’appuntamento quotidiano con ago e siringa delle persone con diabete di tipo II sembra un rito destinato a scomparire presto. Durante il Congresso nazionale della SID, la Società Italiana di Diabetologia sono stati, infatti, svelati i più recenti dati sulla formulazione a lento rilascio di exenatide, la versione settimanale dell’incretino mimetico entrato recentemente nelle linee guida per il trattamento del diabete prima dell’insulina. Nell’ultimo studio presentato, il Duration 5, exenatide monosomministrazione settimanale è stato confrontato con la somministrazione di due volte al giorno di exenatide, unico farmaco della classe disponibile sul mercato nel momento in cui lo studio è cominciato. Così l’arrivo di Bydureon, così si chiamerà exenatide monosettimanale, è sempre più imminente.
Lo studio testa-a-testa in pazienti con diabete di tipo 2, ha dimostrato come la terapia sperimentale monosettimanale sia ugualmente efficace se non addirittura superiore. Dopo 24 settimane di trattamento, i pazienti randomizzati a exenatide monosettimanale hanno riportato, infatti, una riduzione statisticamente superiore dell’HbA1c, una misura della glicemia media su tre mesi, pari a 1,6 punti in percentuale dal basale, rispetto a una riduzione di 0,9 punti in percentuale per exenatide. I pazienti trattati con exenatide monosettimanale hanno ottenuto una concentrazione media di HbA1c pari al 7,1 per cento rispetto a una media del 7,7 per cento riportata dai pazienti trattati con exenatide. Come endpoint secondario, entrambi i gruppi di trattamento hanno ottenuto una perdita ponderale statisticamente significativa entro la fine dello studio, con una perdita media di 2,3 chilogrammi per i pazienti trattati con exenatide monosettimanale e di 1,4 chilogrammi per i pazienti trattati con exenatide.
“I dati di DURATION-5 confermano l’efficacia di exenatide e le potenzialità di exenatide monosettimanale nel migliorare il controllo della glicemia in base a quanto osservato sui livelli di HbA1c, e rafforzano i risultati positivi già ottenuti da altri studiDURATION”, ha dichiarato Francesco Giorgino Professore ordinario di endocrinologia e malattie metaboliche all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Direttore dell’unità operativa di endocrinologia dell’Azienda ospedalierouniversitaria Policlinico di Bari. “I risultati continuano ad indicare che, se approvato, exenatide monosettimanale potrebbe avere un ruolo importante nel migliorare le modalità di trattamento del diabete di tipo 2, offrendo ai pazienti la possibilità di ottenere un migliore controllo dell’HbA1c e perdita di peso con una sola dose alla settimana”.
Questi risultati sono in linea con quelli di altri studi condotti su exenatide monosettimanale ed exenatide. Amylin, Lilly e Alkermes hanno presentato una NDA (domanda di autorizzazione di un nuovo farmaco) per exenatide monosettimanale alla Food and Drug Administration (FDA) nel maggio 2009; la domanda è stata accettata nel luglio 2009. Lilly prevede di presentare a breve una richiesta di autorizzazione al commercio del farmaco all’EMEA (Agenzia Europea per la Valutazione dei Medicinali).
Gli studi Duration:
DURATION-1: exenatide once weekly VS exenatide
DURATION-1 (Diabetes Therapy Utilization: Researching Changes in HbA1c, Weight and Other Factors Through Intervention with Exenatide Once Weekly) è uno studio randomizzato, in aperto, della durata di 30 settimane in cui hanno partecipato 295 pazienti affetti da diabete di tipo 2 che sono stati trattati con iniezioni di exenatide monosettimanale da 2,0 mg o con iniezioni di exenatide due volte al giorno come da indicazione approvata. I pazienti in entrambi i bracci di trattamento hanno riportato miglioramenti glicemici significativi indipendentemente dall’HbA1c al basale. Inoltre, il trattamento con exenatide monosettimanale ha portato a riduzioni statisticamente significative dell’HbA1c, pari a –1,9 % dal basale, rispetto a un miglioramento di –1,5 % per exenatide due volte al giorno.
A differenza della terapia insulinica e a molti antidiabetici orali, comunemente correlati ad un aumento di peso, sia exenatide due volte al giorno, sia exenatide monosettimanale sono stati associati a una perdita ponderale media di circa 3,6 chilogrammi.
DURATION-2: exenatide once weekly VS sitagliptin
Questo studio della durata di 26 settimane ha messo a confronto exenatide monosettimanale con sitagliptin o pioglitazone due comuni trattamenti antidiabetici orali in una popolazione di 491 pazienti con diabete di tipo II in trattamento con metformina. I risultati dello studio hanno dimostrato come exenatide monosettmianale sia in grado di ridurre in maniera statisticamente significativa i livelli di HbA1c di 1,7 punti percentuale al basale rispetto a una riduzione dell’1% ottenuto con sitagliptin e 1,4% con pioglitazone. Il trattamento con exenatide monosettimanale ha, inoltre, dimostrato differenze significative sul peso portando a un calo ponderale di 2,8 kg dopo 26 settimane da confrontare con il calo meno deciso dei pazienti in trattamento con sitagliptin e 3,3 kg per i pazienti trattati con pioglitazone.
DURATION 3: exenatide once weekly VS lantus
Lo studio clinico in aperto, della durata di 26 settimane, ha posto a confronto exenatide monosettimanale con monodosi giornaliere di Lantus in 467 pazienti diabetici di tipo 2 in trattamento con dosi stabili di metformina da sola o in combinazione con una sulfanilurea. Exenatide monosettimanale è stato somministrato una volta alla settimana a dose fissa, mentre Lantus è stato somministrato giornalmente a dose variabile, determinata in base alle concentrazioni glicemiche del paziente.
I pazienti randomizzati a exenatide monosettimanale hanno riportato una riduzione statisticamente superiore dell’ HbA1c, una misura della glicemia media su tre mesi, pari a 1,5 punti in percentuale dal basale, rispetto a una riduzione di 1,3 punti in percentuale per Lantus dopo aver completato 26 settimane di trattamento. Alla fine dello studio, i pazienti trattati con exenatide monosettimanale hanno ottenuto un livello medio di HbA1c pari al 6,8 per cento, rispetto al 7,0 per cento dei pazienti trattati con Lantus. Il trattamento con exenatide monosettimanale ha inoltre prodotto differenze ponderali statisticamente significative, con una perdita di peso media pari a 2,63 Kg a 26 settimane, rispetto a un aumento ponderale medio di 1,41 Kg per Lantus: una differenza di 4,04 Kg tra i due trattamenti.
Lo studio DURATION 5
Allo studio di superiorità in aperto, della durata di 24 settimane, hanno partecipato circa 250 pazienti con diabete di tipo 2 che non riuscivano ad ottenere un controllo glicemico adeguato con terapie di base quali dieta ed esercizio fisico, metformina, sulfanilurea, tiazolidinedioni, o una combinazione di questi farmaci. I pazienti sono stati randomizzati alla somministrazione di exenatide monosettimanale o exenatide. Ai pazienti nel braccio di trattamento di exenatide monosettimanale sono stati somministrati 2 milligrammi una volta alla settimana, mentre ai pazienti nel braccio di exenatide sono stati somministrati 5 microgrammi due volte al dì per le prime quattro settimane e 10 microgrammi due volte al dì per le restanti 20 settimane. L’endpoint primario era la riduzione dell’HbA1c; gli endpoint secondari includevano variazione del peso corporeo e della glicemia a digiuno, sicurezza e tollerabilità.
DURATION 5 rappresenta l’ultimo di una serie di studi clinici concepiti per valutare la superiorità di exenatide monosettimanale rispetto ai farmaci attualmente disponibili per il diabete di tipo 2.
Studi in corso: exenatide once weekly VS liraglutide
Per continuare i confronti tra exenatide monosettimanale e le terapie attualmente in commercio sono previsti per aprile 2011 i primi risultati dello studio iniziato nel dicembre 2009 e che mette a confronto exenatide monosettimanale con liraglutide a somministrazione quotidiana. I risultati saranno valutati su una popolazione di oltre 900 pazienti.