EPAC ONLUS plaude alla prima risoluzione OMS sull’epatite

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto per la prima volta l’epatite virale come un problema sanitario di impatto globale e ha approvato la prima risoluzione sull’epatite, per guidare lo sviluppo di un forte sistema di collaborazione tra gli Stati nella lotta a questa priorità sanitaria. La decisione è stata annunciata dalla World Hepatitis Alliance in occasione della 63° Assemblea degli Stati Membri, che si è svolta nei giorni scorsi a Ginevra, in concomitanza con la celebrazione in tutto il mondo della Giornata Mondiale dell’Epatite (19 maggio 2010). Un appuntamento che ha coinvolto numerosi gruppi di pazienti e volontari, scesi in campo per promuovere maggiore informazione e sensibilizzazione sulla malattia.
“È una svolta storica, destinata a cambiare il destino della lotta all’epatite – commenta Ivan Gardini, Presidente di EpaC Onlus, la principale associazione di riferimento in Italia per le persone colpite da epatite – Questa risoluzione rappresenta il riconoscimento degli sforzi continui e delle innumerevoli attività svolte dai gruppi di pazienti e dai volontari in tutto il mondo. È un momento memorabile, che dà inizio a una nuova era nella lotta all’epatite virale.

Applaudiamo la decisione dell’OMS e siamo pronti in Italia a collaborare con il Governo e le Istituzioni per mettere in atto sforzi congiunti e azioni condivise”.
La risoluzione riconosce il bisogno di indirizzare e uniformare gli sforzi collettivi per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e in generale il livello di informazione sulla malattia. Nel mondo 500 milioni di persone, circa 1 persona su 12, sono venute a contatto con i virus dell’epatite B o C, un numero di pazienti 10 volte superiore rispetto a quelli affetti dal virus HIV (AIDS). In Italia muoiono ogni anno più di 20.000 pazienti per malattie croniche del fegato: sono 57 al giorno, più di 2 ogni ora. L’epatite C è attualmente la causa principale di queste serie complicanze, tra cui cirrosi, tumori del fegato e necessità di trapianto del fegato. Eppure le epatiti virali non avevano finora ricevuto il livello necessario di attenzione e impegno.
“La risoluzione dell’OMS segna un importante cambiamento, che siamo pronti a sostenere – continua Ivan Gardini – In qualità di Associazione italiana di pazienti epatopatici chiediamo che le epatiti e le loro complicanze siano riconosciute come problema di salute pubblica e che siano inserite con urgenza nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 e nei programmi del CCM, anche con finalità di prevenzione oncologica, in quanto agenti infettivi oncogeni”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce il bisogno di mettere in atto un’azione globale e coordinata per contrastare l’epatite virale attraverso risorse dedicate e condivise. Inoltre, con questa decisione, si impegna a sostenere la Giornata Mondiale dell’Epatite, come momento chiave in cui concentrare gli sforzi nazionali e internazionali di sensibilizzazione sulla malattia. L’OMS ha invitato gli Stati Membri a introdurre nei loro piani nazionali politiche, strategie e strumenti per definire e attivare azioni rivolte alla prevenzione, alla diagnosi e all’assistenza alle persone affette da epatite virale e si impegna a stabilire, insieme agli Stati Membri, le linee guida necessarie al monitoraggio e alla prevenzione dell’epatite attraverso la definizione di strategie e scadenze puntuali e condivise.

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