Acido ialuronico e alzheimer: non solo ‘spianarughe’


L’acido ialuronico (Ha), spiegano gli scienziati in una nota, e’ il componente primario della matrice extracellulare che circonda le cellule dando loro supporto strutturale, e gioca un ruolo importante nella regolazione della plasticita’ sinaptica dell’Ippocampo, la porzione del cervello dedicata alla memoria. La plasticita’ sinaptica, cioe’ la capacita’ del cervello di adattarsi agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno, e’ alla base della memoria a breve e lungo termine, e si concretizza nella capacita’ delle connessioni neuronali di adattarsi in risposta al tipo di stimolo ricevuto. I ricercatori hanno scoperto che, rimuovendo l’acido ialuronico risultano compromessi sia la plasticita’ sinaptica, sia la memoria a lungo termine. Ma problemi si verificano anche quando questa sostanza e’ presente in eccesso. “In base a questa scoperta – spiegano gli esperti – e’ plausibile pensare che un eccesso dell’acido ialuronico nella matrice extracellulare possa scatenare forme patologiche di plasticita’”. Infatti, la malattia di Alzheimer, l’epilessia e la sclerosi multipla sono patologie in cui si verifica un aumento della quantita’ dell’acido ialuronico presente nel sistema nervoso.