L’Europa lascia la parola ad un giovane scienziato italiano per annunciare nuove speranze a chi soffre di un tumore celebrale

Ora lavora ad un progetto comune a nove paesi, sostenuto dall’Europa, a Budapest (Ungheria) nel più grande laboratorio al mondo per questo tipo di ricerche, il Cyclolab, All’Ansa racconta i primi risultati di quei lavori, “particolarmente promettenti” che illustrerà a Torino, alla Conferenza Marie Curie. L’obiettivo: un nuovo farmaco a base di zuccheri, i cui profili si stanno precisando, che potrebbe rappresentare una valida cura per la lotta contro il tumore celebrale, che spesso non può essere rimosso chirurgicamente. “L’idea – spiega Malanga – è di creare dei veicoli per trasportare farmaci antitumorali, o addirittura veicoli fatti di farmaci antitumorali, che colpiscono le cellule malate e non quelle sane”.
Altra caratteristica, aggiunge, “il farmaco è a base di ciclodestrine, zuccheri che si possono estrarre dall’amido, quello delle patate o dal riso: sono sostanze biocompatibili, non tossiche ed economiche quindi possono essere prodotte a livello industriale a basso costo”. La ricerca in corso punta quindi a sviluppare questi ‘veicoli’ abbastanza piccoli da superare le barriere che proteggono il cervello e contro cui i farmaci di oggi sono inefficaci. Insomma, “proprio grazie ai nostri migliori talenti – commenta fiduciosa la commissaria Ue all’istruzione Androulla Vassiliou – si potrebbe salvare milioni di vite”. Prospettive per il futuro? Finirò il dottorato a Budapest dove lavorano in modo eccezionale – dice Malanga – poi probabilmente presenterò richiesta per ottenere fondi per un mio progetto. Ho delle idee in mente, nello sviluppo di farmaci non solo antitumorali ma anche antivirali; penso che siano buone”. Allora sarà il ritorno di un talento? “Lavorare in Italia, perché no, ma sono pronto a ripartire dove posso realizzare il mio progetto”. Non le mancherà il suo paese? Vuole una risposta sincera, a Bologna ho lasciato solo il cuore”.
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