Ebola: America vicina ad un rimedio, scoraggiati bioterroristi
Scienziati americani sarebbero piu’ vicini ad un farmaco efficace contro il virus Ebola.
L’annuncio dopo che la molecola sperimentale ha permesso la guarigione del 60% delle scimmie Rhesus sulle quali e’ stata testata. Risultati incoraggianti che hanno convinto la Food and Drug Administration a rilasciare il permesso per test su volontari.
Il farmaco, che ha gia’ dimostrato di essere efficace al 100% sul virus di Marburg, gemello di Ebola, e’ nato dalla collaborazione tra i militari dello US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases e la societa’ AVI BioPharma. I responsabili della difesa statunitense sono da tempo a caccia di antidoti sicuri nei confronti del virus Ebola, che con le sue febbri emorragiche e incurabili e’ tra i piu’ letali al mondo. Secondo fonti di intelligence, alcune organizzazioni di bioterroristi sarebbero pronte ad adoperarlo come arma batteriologica.(ASCA)
Un nuovo farmaco e’ riuscito a salvare oltre il 60% delle scimmie infettate con il virus Ebola e quello di Marbug. Entrambi i virus causano febbri emorragiche letali. E’ quanto emerge da uno studio della statunitense AVI BioPharma Inc sostenuto dall’esercito Usa: lo Us. Army Medical Research Institute of Infectious Diseases (USAMRIID) di Fort Detrick, in Maryland. La AVI BioPharma si e’ gia’ aggiudicata un contratto da 291 milioni di dollari con il Pentagono per sviluppare una cura per l’Ebola. Secondo quanto riporta su Nature Medicine, il capo ricercatore Sina Bavari, il farmaco e’ formato da due ‘antisense phosphorodiamidate morpholino oligomers, o PMOs, chiamati AVI-6002 e AVI-6003. La Avi si prepara a chiedere il via libera alla Food And Drug Administration ai test sugli umani. (AGI)