FANS e Eflornitina per prevenzione tumori cutanei

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sem-melanoma

Il cancro della pelle è senz’altro uno dei nemici più temibili del nostro secolo, soprattutto se non si sa quali misure preventive adottare contro i potenziali agenti cancerogeni quali, per esempio, l’esposizione solare prolungata. Tuttavia, secondo una nuova ricerca, ci sono buone speranze provenienti dall’utilizzo di agenti topici e orali. Tale ricerca ha dimostrato buoni risultati nella prevenzione del cancro indotto con lampade UVB. Lo studio, discusso presso l’American Academy of Dermatology’s Summer Academy Meeting 2010 a Chicago, ha permesso di indagare sulle possibili virtù chemioterapiche e anticancerogene di medicinali, vitamine e alimenti.

«Sulla base delle ricerche condotte finora, sembra che diversi agenti abbiano il potenziale per essere efficaci nel fornire una maggiore protezione solare e prevenzione nei tumori cutanei non-melanoma», ha dichiarato il dottor Craig A. Elmets, professore e direttore del reparto di dermatologia e delle malattie della pelle presso il Research Center, University of Alabama.
«Anche se il modo in cui questi agenti lavorano sono diversi, abbiamo visto risultati incoraggianti sia per via orale che a uso topico, compresi i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), eflornitina e alcuni antiossidanti naturali», ha aggiunto Elmets.

Abbiamo quindi nuove speranze di vedere commercializzati dei nuovi farmaci preventivi contro il cancro e tra questi si annoverano i FANS e l’eflornitina.
I FANS, in particolare, sembrano essere molto utili nella prevenzione della sindrome basocellulare del nevo, una patologia ereditaria che coinvolge non solo la pelle, ma anche il sistema nervoso, le ossa, le ghiandole endocrine e gli occhi, già in età giovanile. Sono stati comunque buoni anche i risultati ottenuti con l’ausilio dell’eflornitina.
«Anche se il celecoxib [farmaco antinfiammatorio] e l’eflornitina lavorano con meccanismi diversi, i primi studi mostrano che entrambi riescono a impedire lo sviluppo di carcinomi alle cellule basali di almeno il 30 per cento. […] Sulla base di questi risultati iniziali, i due farmaci sono considerati molto promettenti come agenti chemiopreventivi ma richiedono ulteriori studi clinici», spiegano i ricercatori.

Per gli amanti delle cure naturali, invece, sono stati rilevati agenti anticancerogeni anche nei polifenoli del tè verde, nei semi d’uva e nel frutto nel melograno i quali pare giochino un ruolo importante per prevenire l’insorgenza e lo sviluppo dei tumori cutanei.
«Queste sostanze hanno anche un effetto antinfiammatorio, noto per essere chemio preventivo, tuttavia è importante ricordare che l’FDA non ha ancora approvato l’uso di questi antiossidanti naturali come agenti chemio preventivi. Ulteriori studi controllati devono essere condotti sugli esseri umani per determinare se davvero queste sostanze possono aiutare nella prevenzione del cancro della pelle. […] Le prove, attualmente, si basano esclusivamente su studi condotti su modello animale», ha concluso Elmets.
Insomma, una speranza nella lotta preventiva dei tumori della pelle esiste, nel frattempo cerchiamo di usare il maggior numero di precauzioni possibili durante l’esposizione solare.
La Stampa

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