Gravi disturbi del sonno e la relazione col morbo di Parkinson
I disturbi del comportamento durante il sonno REM sembrano essere dei segnali di allarme per lo sviluppo della malattia di Parkinson e altri disturbi neurologici in età adulta avanzata. La notizia arriva dalla prestigiosa rivista Neurology Il sonno REM è la fase del sonno in cui sono più frequenti i sogni, caratterizzata dal rapido movimento dei bulbi oculari e dalla diminuzione del tono muscolare. Quando i muscoli non si rilassano in questa fase, può accadere che il soggetto viva i sogni come se fossero reali: muovendosi, alzandosi o scalciando violentemente.
Questa condizione è nota come disturbo del comportamento del sonno REM (RBD).Da anni i medici hanno collegato questo disturbo allo sviluppo di malattie neurologiche in età adulta e una nuova ricerca condotta da ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, sembra confermare questa ipotesi. Dopo aver identificato 27 paziente con diagnosi di disturbo del comportamento del sonno REM avvenuta nella clinica statunitense, Bradley Boeve e i colleghi hanno verificato che 13 di loro sono andati incontro a demenza senile, 13 a morbo di Parkinson e 1 ad atrofia multisistemica.La distanza di tempo media tra la diagnosi del disturbo del sonno e l’insorgenza delle malattie neurodegenerative era di 25 anni, mentre l’89% del campione di soggetti era rappresentato da uomini. Un fattore, questo, ancora poco chiaro, dato che queste malattie colpiscono entrambi i sessi.Secondo Bradley Boeve, la conoscenza di questo rischio potrebbe permettere di intervenire in anticipo rallentando la progressione delle malattia. Attenzione però: “non tutti coloro che si muovono durante il sonno REM soffrono di disturbi del comportamento del sonno REM, così come non tutti coloro che soffrono di RBD vanno incontro a malattie neurologiche”, conclude l’autore dello studio.