Tubercolosi: marcatori genomici prediranno soggetti positivi a rischio di sviluppo malattia
Marcatori genomici in grado di identificare i portatori sani del batterio Mycobacterium tuberculosis che svilupperanno la tubercolosi attiva: il nuovo test, di cui si legge su Nature, è stato messo a punto dai ricercatori del Nationwide Children’s Hospital (Usa).
Sebbene la tubercolosi non sia più una delle principali cause di morte nei Paesi avanzati, rimane un’epidemia per i paesi ancora in via di sviluppo. Molte delle persone infettate dal batterio rimangono asintomatiche con tubercolosi latente, che diventa attiva nel 10-20% dei casi: ma nessun test esistente, spiegano i ricercatori, è stato fino a oggi in grado di identificare, tra i portatori sani, quelli che svilupperanno la patologia. Il nuovo test, invece, riesce nell’impresa.
Non solo tubercolosi: il nuovo test sarebbe in grado di diagnosticare non solo anche la presenza di altre malattie infettive come bronchiolite e polmonite, ma anche di indicarne la gravità e di prevedere quali pazienti siano a maggior rischio. “Ogni agente infettivo, sia esso un virus o un batterio, interagisce con le cellule immunitarie umane in modo unico, innescando proteine nei globuli bianchi – spiega Asunction Mejias, che ha partecipato allo studio -. Siamo in grado quindi di individuare un’unica ‘firma’ per ogni agente infettivo. Questa tecnologia – conclude Mejias – ci permette di vedere l’intero quadro di infezioni utilizzando un unico campione di sangue”. (ASCA)