Tumori: virus Herpes simplex modificato contro cellule cancerose


Attraverso la modifica genetica il virus dell’herpes simplex è in grado di uccidere dall’interno le cellule tumorali senza infettare le cellule del tessuto sano. Una volta inoculato il virus si moltiplica, eliminando le cellule neoplastiche, e produce una proteina che attiva il sistema immunitario, rinforzandolo.
Dallo studio sperimentale condotto è emerso che l’82% dei pazienti (14) ha mostrato di rispondere alla terapia, e che nel 93% dei soggetti è stata registrata la remissione del tumore dopo l’asportazione. Nessun paziente ha sviluppato recidive loco-regionali, e la sopravvivenza al tumore è risultata per l’82% dei pazienti di 29 mesi in media (range tra 19 e 40 mesi). “Circa il 35-55% dei pazienti trattati con chemioterapia e radioterapie standard in genere sviluppa recidive entro due anni – spiega Harrington -. Abbiamo quindi raccolto questi risultati con molto favore”.