Emicrania: in GB al via il trattamento con tossina botulinica
Il ”Botox” (tossina botulinica di tipo A) ha ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Autorita’ Regolatoria del Regno Unito (MHRA) all’utilizzo nella profilassi della cefalea in adulti affetti da emicrania cronica, sindrome caratterizzata da episodi cefalgici che durano almeno 15 giorni al mese di cui 8 con emicrania.
L’emicrania, e’ un attacco di mal di testa monolaterale, accompagnato da disturbi visivi (come visione doppia), disturbi gastrointestinali e sudorazione.
Studi epidemiologici internazionali dimostrano una prevalenza della malattia nel sesso femminile (rapporto 2:1 rispetto al sesso maschile) e con eta’ di insorgenza compresa tra 25 e 55 anni, il periodo piu’ produttivo nella vita di un individuo.
L’emicrania cronica e’ purtroppo ancora un problema sottostimato: si calcola che l’80% dei casi non sia diagnosticato e non riceva quindi cure adeguate.
Sino ad oggi e’ stata trattata con farmaci quali i triptani, gli antidepressivi triciclici, i betabloccanti e gli antiepilettici.
E’, dunque, la prima volta quindi che viene approvato un rimedio preventivo in grado di diminuire la frequenza e l’intensita’ degli attacchi.
L’efficacia del trattamento e’ stata confermata grazie al piu’ ampio programma di sperimentazione clinica effettuato nell’emicrania cronica, il Research Evaluating Migraine Prophylaxis Therapy (PREEMPT), basato su due studi clinici di fase III, che hanno coinvolto 1.384 soggetti adulti, nel quale la tossina botulinica di tipo A, e’ stata utilizzata nella profilassi (prevenzione) del mal di testa in pazienti con emicrania cronica.
I soggetti arruolati erano eleggibili al trattamento se soffrivano di cefalea per almeno 15 giorni al mese in un periodo basale di 28 giorni e di questi almeno il 50% dovevano essere episodi di emicrania.
Alla fine della ventiquattresima settimana di trattamento i pazienti trattati con tossina botulinica soffrivano in media di 8,2 giorni di emicrania in meno rispetto a quelli trattati con placebo (6,2 giorni; p<0,001).
Alla 24a settimana il 47,1% dei pazienti trattati con tossina botulinica ha presentato una diminuzione del 50% dei giorni con emicrania rispetto al 35,1% dei soggetti con placebo (p<0,001).
Dopo la fase in aperto dello studio (settimana 56), quasi il 70% dei pazienti trattati con Botox ha visto diminuire di oltre il 50% il numero dei giorni con mal di testa. (ASCA)