Broccoli anti-cancro, ma collaborano anche dei batteri
I broccoli si confermano alleati contro i tumori. E gli effetti anticancro di queste verdure possono essere potenziati da batteri presenti nell’intestino. E’ la conclusione di uno studio americano pubblicato su ‘Food & Function’ che spiega come il sulforafano, il composto antitumorale identificato da tempo nei broccoli, viene idrolizzato a partire da un precursore, la glucorafanina, con l’aiuto dei batteri presenti nel colon, dove viene assorbito dall’organismo.
La scoperta apre la strada alla possibilità di potenziare l’attività di questi batteri e, quindi, il potere anticancro delle verdure: si potrebbe per esempio pensare ad alimenti probiotici contenenti batteri idrolizzati.
Il sulforafano ha un alto potere antitumorale e bastano due o tre pasti alla settimana a base di broccoli per avere un effetto significativo. La sostanza, inoltre, ha anche un’azione antinfiammatoria che aiuta a tenere lontane malattie croniche che accompagnano l’invecchiamento e l’obesità.
I ricercatori hanno dimostrato l’efficacia dell’azione di idrolisi iniettando la glucorafanina nell’intestino di ratti e raccogliendo sulforafano nella vena mesenterica che va dall’intestino al fegato.