Carcinoma polmonare: Afatinib triplica la sopravvivenza libera da malattia
Afatinib (BIBW 2992*), in uno Studio Clinico di Fase III, triplica la sopravvivenza libera da malattia in pazienti affetti da carcinoma polmonare
Pur non aumentando la sopravvivenza complessiva nello studio LUX Lung 1, nuovi dati confermano l’attività e il beneficio clinico nel carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato
Milano e Ingelheim, 11 ottobre 2010 – Boehringer Ingelheim ha annunciato oggi i risultati promettenti di due studi clinici in ambito oncologico, condotti sul suo farmaco sperimentale, afatinib (BIBW 2992), presentati in occasione del 35esimo Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) a Milano. I risultati dello studio di Fase III, LUX-Lung 1, suggeriscono che afatinib sia molto attivo in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)1 in stadio avanzato, mentre nello Studio di Fase II, LUX-Lung 2, afatinib ha mostrato un beneficio in termini di sopravvivenza in pazienti con NSCLC avanzato che presentavano una mutazione del gene per il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).
Assunto oralmente sotto forma di compresse, afatinib è un doppio inibitore tirosin-chinasico (TKI) di EGFR/HER2 di ultima generazione che, a differenza dei TKI di prima generazione, si lega in maniera irreversibile sia all’EGFR che al recettore del fattore di crescita epidermico-2 (HER2). Afatinib è una molecola in sviluppo in diversi tumori solidi.
Lo studio LUX-Lung 1 (fase II b/III) ha confrontato afatinib a placebo in più di 580 pazienti con NSCLC avanzato, che avevano manifestato una progressione di malattia a seguito di almeno un trattamento chemioterapico e di un EGFR-TKI di prima generazione (erlotinib o gefitinib) con i seguenti risultati1:
- Pur non avendo raggiunto l’endpoint primario della sperimentazione nell’aumento della sopravvivenza complessiva (overall survival, OS), afatinib ha ritardato in maniera significativa la ripresa della progressione del tumore, triplicando il periodo di sopravvivenza libero da progressione di malattia (progression-free survival, PFS, endpoint secondario) rispetto a placebo (3,3 mesi vs 1,1 mesi);
- Il beneficio in termini di PFS è stato evidente e significativo in tutti i sottogruppi di pazienti, come confermato dall’esame indipendente di un gruppo di esperti;
- Si è avuta una percentuale significativamente superiore di controllo o riduzione della massa tumorale (disease control rate, DCR) nei pazienti che assumevano afatinib (DCR: 58%) rispetto a placebo (DCR: 18%);
- Afatinib ha migliorato in modo significativo la sintomatologia correlata al tumore polmonare, quali tosse, dispnea e dolore, oltre a ritardare il peggioramento degli stessi;
* Afatinib (BIBW 2992) e BIBF 1120 sono farmaci sperimentali, la cui sicurezza ed efficacia non sono stati ancora del tutto determinate.
- Non sono emersi dati nuovi o inattesi riguardo al profilo di sicurezza di afatinib, i cui principali effetti collaterali sono stati diarrea e rash cutaneo.
Il tumore polmonare è la forma di cancro più diffusa e letale al mondo. Ogni anno 1,6 milioni di persone si ammalano di tumore al polmone e 1,4 milioni muoiono4 a causa di esso. Questa patologia rappresenta un’area in cui la medicina non è stata ancora in grado di dare una risposta risolutiva, soprattutto per i casi in stadio avanzato, quando il tumore è particolarmente aggressivo e le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti sono limitate. Al momento non esiste alcuna terapia approvata per i pazienti con tumore polmonare in stadio avanzato per i quali la chemioterapia non abbia avuto successo e il tumore sia progredito dopo il trattamento con EGFR-TKI di prima generazione.
“Nella pratica clinica è molto importante per i pazienti ottenere miglioramenti dei principali sintomi correlati al tumore polmonare, quali tosse, dispnea e dolore” ha commentato la Dr.ssa Vera Hirsch, sperimentatore dello studio e Presidente del Comitato sul Tumore Polmonare della McGill University, Canada. “Inoltre, il peggioramento di alcuni di questi sintomi è stato significativamente ritardato nei pazienti che avevano ricevuto afatinib nello studio LUX Lung 1”.
E’ la prima volta che un farmaco dimostra, in uno studio controllato, un miglioramento clinicamente significativo della sopravvivenza senza evoluzione della patologia in pazienti con NSCLC il cui tumore aveva subito una progressione dopo la terapia con EGFR-TKI di prima generazione.
Il LUX Lung 1 è stato il primo grande studio randomizzato condotto su pazienti affetti da carcinoma polmonare che probabilmente presenta un’elevata incidenza di mutazioni dell’EGFR ed ha contribuito in maniera sostanziale a migliorare le conoscenze degli aspetti biologici della patologia in esame. Le conclusioni dello studio saranno importanti per la strutturazione di altre sperimentazioni che valuteranno ulteriori popolazioni di pazienti e le loro condizioni di mutazione.
Sono stati, inoltre, presentati i risultati incoraggianti dello Studio di Fase II LUX-Lung 2 che ha riguardato pazienti affetti da NSCLC avanzato con mutazioni dell’EGFR che non erano stati trattati in precedenza o che avevano avuto una progressione di malattia a seguito di una linea di chemioterapia. In questa sperimentazione, afatinib ha determinato una risposta complessiva del 61% ed un PFS pari a 14 mesi2. Questi risultati aiutano a sottolineare il potenziale beneficio associato all’utilizzo di afatinib come terapia di prima o seconda linea in pazienti con mutazioni dell’EGFR. Sono attualmente in corso altri due studi di fase III, LUX-Lung 3 e LUX-Lung 6 per valutare ulteriormente afatinib come terapia di prima linea in questa popolazione di pazienti.
“Entrambi questi recenti studi confermano le potenzialità di afatinib come trattamento di ultima generazione in diversi gruppi di pazienti colpiti da NSCLC” sostiene Klaus Dugi, Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim. “Siamo convinti che afatinib possa offrire un beneficio ai pazienti con NSCLC e saremo fortemente impegnati a continuarne lo sviluppo nel carcinoma polmonare e in altri tipi di tumori solidi”.
Il programma di studi clinici su afatinib: il Programma di Studi LUX
Il programma di studi LUX è un programma vasto e corposo che comprende più di dieci sperimentazioni in tutto il mondo che studiano afatinib in una serie di tumori solidi fra cui il carcinoma polmonare non a piccole cellule, il carcinoma mammario e il tumore testa-collo.
Il LUX-Lung 1 è uno Studio di Fase III che confronta afatinib in associazione alla migliore terapia di supporto (BSC) con placebo associato a BSC, in pazienti affetti da NSCLC precedentemente trattati con chemioterapia e inibitori della tirosin-chinasi EFGR di prima generazione (erlotinib o gefitinib).
Il LUX-Lung 2 è uno studio di fase II che valuta afatinib in pazienti affetti da NSCLC con mutazioni dell’EGFR che non sono stati sottoposti a precedente chemioterapia o che sono stati trattati con una linea di chemioterapia.
Due ulteriori studi di Fase III sono in corso: il LUX-Lung 3 e il LUX-Lung 6. Essi valutano l’efficacia e il profilo di sicurezza di afatinib rispetto alla chemioterapia standard in prima linea nel NSCLC con mutazioni dell’EGFR; queste sperimentazioni sono condotte in diversi Paesi.
Il LUX-Lung 5 è uno studio internazionale di Fase III condotto su pazienti affetti da NSCLC precedentemente trattati con erlotinib o gefitinib. Questa è la prima sperimentazione randomizzata di Fase III per valutare se i pazienti che hanno tratto un beneficio iniziale dall’assunzione di afatinib in monoterapia possano trarre ulteriore beneficio dal farmaco associato alla chemioterapia oltre la progressione di malattia.
Boehringer Ingelheim ha, inoltre, recentemente avviato uno studio clinico di fase III che valuta afatinib nel carcinoma mammario avanzato (LUX-Breast 1).
Afatinib viene anche valutato nel tumore testa-collo, nel glioblastoma e nel tumore del colon-retto.
Afatinib e BIBF 1120*: due molecole di punta all’interno del portfolio sperimentale oncologico di Boehringer Ingelheim
Oltre ad afatinib il portfolio oncologico di Boehringer Ingelheim nella fase avanzata di sviluppo comprende BIBF 1120, anch’esso in Fase III di sviluppo in due diverse indicazioni: il carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato e il carcinoma ovarico.
BIBF 1120 è un triplo inibitore di angiochinasi che agisce contemporaneamente sui recettori di tre fattori di crescita: il recettore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR), il recettore del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR) e il recettore del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR) – che svolgono un ruolo cruciale nell’angiogenesi, ovvero nella formazione di nuovi vasi ematici che forniscono al tumore i nutrienti e l’ossigeno necessari per il suo sviluppo.
* Afatinib (BIBW 2992) e BIBF 1120 sono farmaci sperimentali, la cui sicurezza ed efficacia non sono stati ancora del tutto determinate.
Note per i giornalisti
Il Tumore Polmonare
Il tumore polmonare è la forma oncologica più diffusa al mondo e più letale. Nel 2008 sono stati diagnosticati circa 1,61 milioni di nuovi casi di tumore polmonare nel mondo e 1,38 milioni di persone sono morte a causa di questa patologia.4
Il Carcinoma Mammario
Ogni anno vengono diagnosticati più di un milione e mezzo di nuovi casi di carcinoma mammario5, un tumore che uccide più di 500.000 donne ogni anno ed è la prima causa di mortalità per cancro. Circa un terzo dei tumori che colpiscono le donne è un carcinoma mammario, che è il tumore più diffuso nella popolazione femminile.6
Il Tumore della testa e del collo
Il tumore della testa e del collo può colpire in più di 30 punti diversi in qualsiasi tessuto od organo della testa e del collo 7 ed è il sesto tumore più diffuso al mondo8.
La maggior parte dei tumori della testa e del collo sono carcinomi a cellule squamose9 di cui più del 90% esprime EGFR10 che svolge un ruolo centrale nella crescita tumorale11.
Il Carcinoma Ovarico
Ogni anno vi sono circa 204.000 nuovi casi di carcinoma ovarico, un tumore che causa 125.000 morti ogni anno.12 Una delle sfide maggiori nella sua gestione è che la maggior parte di questi tumori non viene scoperto in fase precoce (quando la resezione chirurgica ne consentirebbe la cura) poiché i suoi sintomi sono di solito aspecifici e quindi spesso attribuiti ad altre cause.
Boehringer Ingelheim in Area Oncologica
Forte della sua competenza ed eccellenza scientifica nei campi della medicina polmonare e cardiovascolare, delle malattie metaboliche, della neurologia, virologia e immunologia, Boehringer Ingelheim ha deciso di intraprendere un importante programma di ricerca per sviluppare farmaci antitumorali innovativi. Operando in stretta collaborazione con la comunità scientifica internazionale e svariati centri oncologici di punta internazionali, Boehringer Ingelheim è impegnata a scoprire e sviluppare terapie innovative in area oncologica. Il suo impegno parte dai progressi scientifici per sviluppare una gamma di terapie mirate in aree in cui esistono bisogni medici insoddisfatti, fra cui diversi tumori solidi e tumori ematologici.
Al momento attuale la ricerca si concentra tra l’altro su molecole che afferiscono a tre aree: inibizione dell’angiogenesi, inibizione della trasduzione del segnale e inibizione del ciclo cellulare delle chinasi. Afatinib è attualmente in Fase III di sviluppo clinico per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). E’ inoltre in corso il programma di studi clinici di Fase III LUME-Lung che indaga BIBF 1120 in associazione a chemioterapia standard di seconda linea in pazienti con NSCLC di stadio avanzato. Nell’area che riguarda l’inibizione del ciclo cellulare delle chinasi, Boehringer Ingelheim sta sviluppando inibitori della polo-like chinasi 1 (Plk1), una proteina coinvolta nel processo di divisione cellulare. Queste molecole sono in fase iniziale di sviluppo clinico.
Bibliografia
- Miller et al. Phase IIb duble-blind randomized trial of BIBW 2992, an irreversibile inhibitor of EGFR/HER 1 and HER 2 + best supportive care (BSC)versus placebo + BCS in patiens with NSCLC falling 1-2 lines of chemotherapy and erlotinib or gegitinib (LUX – Lung 1). Oral presentation at the European Society of Medical Oncology (ESMO) annual meeting, Milan, october 2010. Abstract ID:LBA1.
- Yang et AL. A Pahse II study of BIBW in patients with adenocarcinoma of the lung and activating EGFR/HER1 mutations (LUX – Lung 2). Poster presentation at the European Society of Medical Oncology (ESMO) annual meeting, Milan, october 2010. Abstract ID: 367PD.
- Selwert at al. Update results of a randomized, open label, Phase II study sxploring BIBW 2992 versus cetuximab in patients with platinum refractory metastatic/recurrent head and neck cancer (SCCHN). Oral presentation at the European Society of Medical Oncology (ESMO) annual meeting, Milan, october 2010. Abstract ID:1010PD.
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- Boyle P. et al.World Cancer report 2008. International Agency for Reserch on cancer.
Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 142 affiliate in 50 paesi e più di 41.500 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda indipendente a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.
Nel 2009 Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di 12,7 miliardi di euro, investendo il 21% del fatturato netto della sua maggiore divisione “Farmaci da Prescrizione” in ricerca e sviluppo.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito all’indirizzo www.boehringer-ingelheim.com o www.TheWhiteRoom.info