Disturbi psicotici: confermata correlazione con livelli anomali di glutammato e dopamina

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dopamin

Le conclusioni dello studio portano a ipotizzare che l’anomala relazione tra glutammato e dopamina possa essere un fattore di rischio per una transizione a un disturbo psichiatrico

Una serie di dati sperimentali sempre più copiosa porta a ipotizzare che dopamina e glutammato – due neurotrasmettitori cruciali nelle funzioni cognitive, nella memoria, nell’apprendimento e nel problem solving – siano presenti in livelli anomali in soggetti affetti da psicosi o da schizofrenia.

Per analizzare la relazione tra queste due sostanze nello stesso soggetto, James Stone e colleghi del Dipartimento di psichiatria della Yale University School of Medicine hanno studiato un gruppo di soggetti con sintomi psicotici subclinici ma con un alto rischio di evoluzione verso la patologia conclamata, utilizzando due tecniche di imaging cerebrale – la spettroscopia a risonanza magnetica, che consente la misurazione del glutammato, e la tomografia a emissione di positroni [18F]DOPA, che fornisce una misura dell’attività neuronale della dopamina.

“Combinando questi due approcci, possiamo avere una nuova comprensione dei disturbi a carico dei circuiti cerebrali che contribuiscono all’emergere della psicosi e della schizofrenia a partire da sintomi meno sviluppati”, ha spiegato John Krystal, in un commento all’articolo apparso sulla rivistaBiological Psychiatry.

Dai risultati delle indagini è emerso che in questi soggetti un più basso livello di glutammato nell’ippocampo, una struttura cerebrale cruciale per i meccanismi mnemonici, è associato a un incremento nell’attività della dopamina. Ciò è in accordo con precedenti studi sul modello animale e sulla funzione dell’ippocampo nella psicosi.

Secondo Stone, “I risultati corroborano l’ipotesi dell’anomala relazione tra i sistemi dei neurotrasmettitori dopamina e glutammato nei soggetti psicotici, e suggerisce che lo sviluppo di farmaci in grado di influenzare la via di trasmissione del glutammato possa essere utile nei futuri trattamenti delle psicosi”.

Le conclusioni dello studio portano inoltre a ipotizzare che l’anomala relazione tra glutammato e dopamina possa essere un fattore di rischio per una successiva transizione a un disturbo psichiatrico

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