Due enzimi costituiscono rete difensiva a supporto del sistema immunitario
Sono due le sostanze che, utilizzando la cromatina contenuta nel nucleo, costruiscono una rete difensiva contro gli agenti patogeni.
Due enzimi aiutano le cellule del sistema immunitario a predisporre trappole per uccidere i patogeni utilizzando la cromatina – il DNA e le sue proteine associate – contenuta nel nucleo, costruendo una rete difensiva: è questo il risultato diuno studio apparso sulla rivista The Journal of Cell Biology.
I nuetrofili, i globuli bianchi del tipo più comune, sono difficili da studiare poiché vivono solo sei ore: per questo Arturo Zychlinsky e colleghi del Max-Planck-Institut per la biologia delle infezioni a Berlino ha creato in vitro un sistema cellulare semplificato – il cosiddetto sistema cell-free – che include nuclei di neutrofili e frammenti di citoplasma ricavati da cellule.
Si è così scoperto che due enzimi nascosti nei granuli citoplasmatici entrano nel nucleo per svolgere la cromatina e formare le “trappole” extracellulari di neutrofili (NET), reti utilizzate per catturare e neutralizzare i patogeni.
Il processo viene iniziato dall’elastasi neutrofila (NE), che promuove la decondensazione dei cromosomi mediante la scissione di due proteine istoniche che mantengono la cromatina strettamente impacchettata nel nucleo.
In una fase successiva, il processo coinvolge la mieloperossidasi (MPO), anche se il suo ruolo rimane finora oscuro, dal momento che la sua attività catalitica non è richiesta per decondensare la cromatina.
I ricercatori hanno confermato l’importanza dell’NE per la formazione del NET esponendo alcuni topi di laboratorio a batteri Klebsiella pneumoniae. I neutrofili si trasferiscono nei tessuti polmonari negli animali del gruppo di controllo e in quelli mancanti di NE, ma in quest’ultimo caso non riescono a produrre NET al fine di distruggere gli agenti patogeni.
Una questione importante da dirimere, secondo i ricercatori, è il modo in cui NE ed MPO entrano nel nucleo. I granuli potrebbero fondersi con la membrana nucleare direttamente oppure produrre gli enzimi nel citoplasma, da dove poi si trasferirebbero verso il nucleo.