Epatite C: importanti le svolte del nuovo farmaco, inibitore della proteasi per via orale
Importanti conferme arrivano per un nuovo farmaco in sperimentazione contro l’epatite C. I dati sono stati presentati dall’azienda Merck Sharp & Dohme in occasione dell’American Academy for the Study of Liver Diseases (AASLD) incontro annuale dell’American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) che si sta svolgendo in questi giorni a Boston, e sono relativi a due studi cardine di fase III per il primo inibitore orale della proteasi dell’epatite C.
Gli studi hanno mostrato come il farmaco, boceprevir, in combinazione con Peginterferone alfa-2b/Ribavirina, sia in grado di aumentare significativamente la risposta virologica sostenuta (SVR) rispetto all’attuale terapia standard e potenzialmente di ridurre la durata globale del trattamento rispetto al solo Peginterferone alfa-2b/Ribavirina. “L’annuncio dato oggi dai ricercatori MSD apre la strada ad una nuova era di possibilità di guarigione alle centinaia di migliaia di persone che, soltanto in Italia, sono potenzialmente candidate ad una cura”, ha commentato Antonio Craxì, Professore Ordinario di Medicina Interna e Gastroenterologia all’Università di Palermo. “Con una probabilità di eradicazione completa e definitiva del virus in tre pazienti su quattro, tra i mai trattati con genotipo 1, e addirittura di due su tre fra coloro che abbiano mostrato una precedente sensibilità solo parziale alla terapia con interferone e ribavirina – ha detto Craxi – quando boceprevir verrà registrato per l’uso clinico, il medico avrà a disposizione uno strumento terapeutico capace di ottenere una cura definitiva nella maggioranza dei pazienti trattati.” Si stima che nel nostro Paese circa il 3 % della popolazione sia venuto a contatto con il virus, e circa 1.000.000 siano i pazienti portatori cronici del virus. Le prevalenze tendono ad essere maggiori nel sud. Ogni anno si verificano circa 1000 nuovi casi di epatite da virus C. l’epatite C causa il maggior numero di decessi tra le malattie infettive trasmissibili ed è la prima causa di trapianto di fegato al mondo. MSD intende presentare una “New Drug Application”, cioè un’autorizzazione per un nuovo farmaco, per boceprevir alla FDA americana in via continuativa e prevede di completare le presentazioni normative negli Stati Uniti ed in Europa entro la fine del 2010.(ANSA)