presbiopia

Nella ricerca dell’eterna giovinezza ci si muove tra lifting, diete, mastoplastica e si dimenticano gli occhi. Invece e’ possibile dire addio alla presbiopia e agli occhiali, quando si e’ over 45, con pochi minuti di intervento senza dolore in ambulatorio. L’efficace tecnica chirurgica si chiama ‘Monovisione’: un occhio viene corretto per la visione da lontano e l’altro per quella da vicino. E’ il cervello poi a decidere istantaneamente quale occhio utilizzare, in base alle necessita’. “La presbiopia non e’ una malattia ma la naturale evoluzione del cristallino, che con il tempo aumenta di diametro e diviene meno elastico. Cio’ comporta la difficolta’ di modificare automaticamente la propria forma, per mettere a fuoco gli oggetti posti a diverse distanze – spiega il dottor Aldo Fronterre’ (www.aldofronterre.it), oculista di Milano e Pavia, specialista in Chirurgia Corneale -. Il risultato lo conosciamo tutti: difficolta’ nel mettere una firma, leggere le lancette dell’orologio o un giornale, il tutto accompagnato spesso da disturbi come l’affaticamento visivo, mal di testa o arrossamento degli occhi.

La maggior parte delle persone allora ‘inforca’ gli occhi da lettura o lenti multifocali”. La chirurgica con laser a eccimeri sfrutta invece le qualita’ degli occhi: in condizioni normali lavorano insieme, determinando la visione binoculare. Tuttavia esiste un occhio ‘dominante’, che il cervello tende a favorire, per vedere in maniera piu’ nitida. Con la tecnica della ‘Monovisione’ si interviene proprio su questa differenza. “Il primo passo e’ sottoporre la persona a un protocollo di esami non invasivi, per studiare la forma e le capacita’ degli occhi e capire qual e’ il ‘dominante’ – illustra lo specialista, che vanta una casistica di oltre cento interventi riusciti con questa tecnica – poi con gli occhiali si stabilisce la migliore combinazione per la visione lontano/vicino e si passa alle lenti a contatto. La persona deve portarle un giorno e svolgere le normali attivita’, per capire se e’ il caso di intervenire o meno. Eventualmente si modifica la lente”. Si tratta di lenti a contatto speciali, realizzate sul tipo di occhio e di curvatura personale, che simula la situazione di post-intervento. Solo a questo punto c’e’ il ricorso al laser. “L’intervento e’ reversibile e quindi siamo davanti a una tecnica sicura -puntualizza Fronterre’- con la lente si simula la situazione reale di quella persona specifica e non ci si basa solo su dati teorici.
La chirurgia dura pochi minuti, senza alcun dolore, grazie a un collirio anestetico. In seguito gli occhi non vengono bendati ma e’ applicata una lente a contatto morbida, che sara’ tolta dopo cinque giorni. Il costo? Come una borsa firmata”.

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