GABA, la molecola che ritarda la ripresa dagli ictus

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GABA

Un team di studiosi dell’Università della California ha dimostrato che bloccando l’attività di Gaba si facilitano i processi di ripresa avviati dalle cellule cerebrali più vicine all’area danneggiata. La tecnica sperimentata con successo sui topi
Una molecola ostacola lo sforzo delle cellule cerebrali che si attivano per favorire un recupero dopo l’ictus: bloccare il funzionamento di questa molecola può dunque facilitare la ripresa dei pazienti.

La tesi è lo sbocco di una ricerca, pubblicata su Nature, portata avanti da un gruppo di studio della University of California di Los Angeles e potrebbe rappresentare il segreto per un farmaco che porti a un recupero post-ictus più rapido ed efficace.

Dopo un ictus le cellule della zona colpita iniziano a morire, mentre quelle immediatamente circostanti l’area danneggiata svolgono un ruolo cruciale nella capacità del cervello di recuperare e compensare i danni. L’accumulo di una molecola chiamata “Gaba” sembra però interrompere le attività di queste ultime cellule, impedendo loro di effettuare nuove connessioni.

Sperimentata sui topi, sui quali è riuscita a contrastare gli effetti dell’ictus, la tecnica messa a punto dai ricercatori californiani si basa proprio sull’inibizione del funzionamento di Gaba, lasciando così alle cellule circostanti la zona danneggiata dall’ictus la possibilità di lavorare indisturbate per ripristinare le funzionalità cerebrali.

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