Ictus ischemico: prima volta curato iniettando staminali
Per la prima volta al mondo sono state iniettate le cellule staminali in un paziente che ha subito un ictus. A guidare questa sperimentazione e’ un gruppo di scienziati di Glasgow che seguira’ il paziente zero per almeno due anni con lo scopo di verificare se il trattamento e’ efficace nel riparare le aree cerebrali danneggiate. Lo studio, chiamato Pilot Investigation of Stem Cells in Stroke (PISCES) e riportato da diversi media britannici, e’ unico al mondo.
Permettera’ in pratica di testare se l’impianto di cellule staminali puo’ servire nel trattare le regioni del cervello delle vittime di ictus ischemico e migliorare cosi’ la qualita’ della vita di questi pazienti. L’ictus ischemico e’ una malattia molto comune, causata da un blocco del flusso sanguigno nel cervello. La sperimentazione e’ guidata da Keith Muir dell’Institute of Neuroscience and Psychology della University of Glasgow. L’intervento e’ stato effettuato presso il Southern General Hospital e il paziente e’ stato gia’ dimesso. ”Siamo contenti – ha detto Muir – che il primo paziente del trial PISCES abbia subito con successo l’intervento chirurgico”.
”L’ictus e’ una condizione comune – ha spiegato lo scienziato – e grave che lascia un gran numero di persone con gravi disabilita’. In questo studio stiamo cercando di stabilire la sicurezza e la fattibilita’ dell’impianto di cellule staminali, che richiedera’ un attento follow-up dei pazienti che vi partecipano”. ”Ci auguriamo – ha continuato Muir – che in futuro si arrivera’ a studi piu’ ampi per determinare gli effetti delle cellule staminali sulle disabilita’ derivanti da ictus”. Il trial e’ stato esguito con la collaborazione di ReNeuron Group plc e a gennaio scorso ha avuto l’approvazione da parte della Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA), l’agenzia regolatoria del Regno Unito. ”L’inizio del trial clinico PISCES – ha commentato Michael Hunt, chief executive officer di ReNeuron – e’ una pietra miliara importante per Re-Neuron e una pietra miliare per lo sviluppo di terapie per affrontare gli effetti gravemente invalidanti di ictus ischemico”