Tecnica inglese per riparare i tendini con iniezioni di sangue autologo
Lesioni tendinee curate con iniezioni di sangue proprio: l’innovazione, messa a punto dagli studiosi guidati da Waseem Bashir, radiologo del Royal National Orthopaedic Hospital e dell’Ealing Hospital di Londra, è stata presentata nel corso del meeting annuale della Radiological Society of North America.
Il procedimento si basa su effettuare ripetute iniezioni di sangue del paziente in grado di causare emorragie controllate nell’area lesionata, con l’aggiunta della somministrazione di uno steroide: “Il sangue contiene molti fattori di crescita, e le iniezioni hanno dimostrato di promuovere una guarigione più rapida delle lesioni determinate”.
La tendinopatia del bicipite femorale è un infortunio piuttosto comune in sport come calcio, ginnastica e karate, tutti sport che richiedono un’accelerazione rapida, e causa dolore acuto anche nel semplice salire le scale. A differenza di un tendine lacerato o rotto che può essere trattato chirurgicamente, le piccole lesioni che caratterizzano la tendinopatia cronica non viene facilmente diagnosticata ed è difficile da guarire.
I ricercatori hanno diviso 42 pazienti affetti dalla condizione in tre gruppi: il primo è stato trattato con iniezioni di anestetico locale e steroidi, il secondo con anestetico locale e iniezioni del proprio sangue, il terzo gruppo con anestetico locale, steroidi e iniezioni di sangue autologo. Ed è emerso che, a un anno dall’infortunio, il trattamento più efficace in termini di funzionalità è risultato quello a base di sangue autologo e steroidi. (ASCA)