CNR: sara’ in firma su un apparecchio medicale termoablatore per l’eliminazione di tumori
Per la prima volta il logo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) campeggerà su un apparecchio medicale, un termoablatore per eliminare i tumori, basato su una tecnologia brevettata da ricercatori Cnr e realizzato in sinergia con la piccola imprenditoria italiana. Il termoablatore, si legge in una nota, prodotto da Hospital Service “è ormai presente nelle sale operatorie di molti Paesi quale aiuto per chirurghi e radiologi interventisti, rappresenta un passo avanti nella lotta ai tumori”.
HS Amica (Apparatus for Microwave Ablation) è un apparecchio medicale a microonde che, grazie a una speciale antenna alloggiata all’interno di un ago sottile, è in grado di raggiungere e ‘bruciare’ masse tumorali solide di pressoché qualunque tipo, dimensioni e localizzazione. Questa metodica mininvasiva può affiancarsi o sostituirsi alla chirurgia tradizionale nel trattamento di numerose patologie oncologiche. Una tecnica utilizzabile indifferentemente da chirurghi o radiologi, che non richiede necessariamente anestesia generale e dal decorso post operatorio generalmente rapido e senza grandi complicanze, grazie al minimo impatto traumatico sul paziente.
L’applicatore, caratterizzato da un sistema inventato da Iginio Longo dell’Istituto per i processi chimico fisici del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ipcf-Cnr), ribattezzato ‘mini-choke’ – un dispositivo miniaturizzato di controllo della figura di radiazione delle microonde – è stato perfezionato, ingegnerizzato e commercializzato dalla Società HS Hospital Service Spa di Aprilia, su licenza Cnr.
“Lo strumento – spiega Nevio Tosoratti, R&D manager di HS – viene introdotto direttamente nel paziente per via percutanea sotto guida Tac o ecografica. L’applicatore è sterile e mono-uso, mentre il generatore che lo alimenta supporta anche i più tradizionali termoablatori a radio frequenza. L’intero sistema, già certificato per l’uso ospedaliero ai sensi delle norme europee, ha recentemente ottenuto anche l’approvazione della Food & Drug Administration statunitense”.
A oggi, oltre 2.500 pazienti sono già stati trattati con HS Amica in numerosi Paesi del mondo (tra cui Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Scandinavia, Egitto, Usa). “La collaborazione con HS è stata un esempio di efficace sinergia tra il Cnr e la piccola e media impresa italiana che ha portato un eccellente risultato”, spiega il Technology Transfer Officer, Manuela Arata.
Conferma Stefania Improta, presidente di HS: “Ricerca e imprenditoria italiane hanno dato prova di saper produrre valore aggiunto a tutto campo, a beneficio dei pazienti oncologici e del sistema-paese”.(ADNKRONOS)