acne

Il batterio che causa l’acne può essere all’origine di altre gravi patologie e non deve essere trascurato

Propionibacterium acnes è un comune batterio all’origine dell’acne della pelle, ma occasionalmente può causare infezioni in altre parti del corpo, per esempio in corrispondenza delle valvole del cardiache (endocardite) o delle protesi artificiali, come pure agli occchi e al torace.

Finora si riteneva che in tali casi vi fosse una contaminazione casuale e di bassa probabilità, dovuta per esempio al trasferimento del batterio dalla pelle a una ferita aperta. Allo stesso modo, la sua presenza nel sangue e nei campioni di tessuto è spesso considerata senza importanza.

Una nuova ricerca presentata alla sessione invernale del convegno della Society for Applied Microbiology confuta questa ipotesi: il batterio potrebbe trovarsi già nell’organismo prima di determinare patologie di rilievo clinico.

“È importante riconoscere che questo organismo ha la capacità di crescere lentamente nelle cellule del nostro organismo così come sulla superficie dei dispositivi medici”, ha spiegato Peter Lambert dell’Aston University, nel corso della presentazione dello studio Propionibacterium acnes: an emerging pathogen. “Per molto tempo è stato associato alla comune acne, dove contribuisce a promuovere l’infiammazione e il dolore. Recenti studi hanno però dimostrato che potrebbe essere associato a patologie anche gravi, come per esempio il cancro della prostata”.

L’intervento è terminato con una raccomandazione a non trascurare al presenza di P. acnes nei tessuti: la mancata individuazione dgli agenti eziologici di una patologia portano spesso a complicanze poi difficili da risolvere terapeuticamente.

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