Nicotina: il meccanismo della dipendenza

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La presenza di una variazione in una sub-unità dei recettori nicotinici rende i portatori molto più esposti allo sviluppo di una dipendenza da nicotina.

Una via cerebrale che regola la vulnerabilità alla capacità della nicotina di indurre lo sviluppo di dipendenza dalla sostanza è stato identificato da ricercatori dello Scripps Research Institute diretti da Paul Kenny, che ne parlano in un articolo pubblicato su Nature. La scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi tipi di terapie contro il fumo.

La nicotina agisce sul cervello stimolando i recettori nicotinici dell’acetilcolina (nAChRs), costituiti da differenti tipi di sub-unità, una delle quali, l’alfa-5, è stata oggetto di quest’ultimo studio.

Nello studio i ricercatori hanno rilevato che i modelli animali portatori di una mutazione che inibisce questa sub-unità del recettore consumavano molta più nicotina del normale e che questo effetto poteva essere invertito ripristinandone l’espressione.

In particolare, i dati raccolti indicano che la nicotina attiva i recettori contenenti la su-bunità presenti nell’abenula e nel nucleo interpeduncolare, strutture cerebrali che fanno parte del sistema limbico, innescando una risposta che smorza la tendenza a consumare maggiori quantitativi della sostanza.

“Non ci aspettavamo che l’abenula e le strutture verso cui questa ha delle proiezioni avessero un ruolo profondo nel controllo del desiderio di nicotina”, ha detto Christie Fowler, primo autore dello studio. “L’abenuala viene attivata dalla nicotina quando il consumo della sostanza ha raggiunto un livello che può esercitare effetti negativi. Ma se il cammino metabolico non funziona perfettamente, semplicemente se ne assume di più. I nostri dati possono spiegare il fatto che persone con una variazione genetica nella sub-unità alfa-5 del recettore della nicotina sono più a rischio di dipendenza.”

Sulla base di queste scoperte, i ricercatori della Scripps hanno varato un nuovo programma di ricerca in collaborazione con l’Università della Pennsylvania per sviluppare farmaci che agendo sulla sub-unità in questione permettano di smorzare gli effetti di dipendenza indotti dalla nicotina.

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