Tumore metastatico del colon retto: Merck Serono e i risultati del Cetuximab

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Merck Serono: confermati i benefici di Cetuximab in associazione al FOLFOX sulla sopravvivenza a lungo termine dei pazienti colpiti da tumore metastatico del colon retto·

La riduzione precoce  del tumore ottenuta con Cetuximab in associazione al FOLFOX è correlata ad una sopravvivenza a lungo termine nei pazienti affetti da tumore metastatico del colon retto con gene KRAS wild type (sopravvivenza mediana complessiva pari a 26,2 mesi)

·         Nello studio clinico randomizzato CORE.1.2.002, viene confermato un alto tasso di risposta (pari al 63%) con il trattamento Cetuximab associato a FOLFOX , somministrato ogni due settimane

San Francisco, (USA)/Darmstadt, (Germania) 20 gennaio 2011 – Merck Serono, una divisione di Merck KGaA, Darmstadt (Germania) ha presentato una nuova analisi dell’ampio studio randomizzato di Fase II, OPUSa. E’ stata dimostrata una correlazione tra la riduzione precoce del tumore e la sopravvivenza mediana complessiva (OS, Overall Survival) a lungo termine – oltre due anni – nei pazienti colpiti da tumore metastatico del colon retto con KRAS wild-type, trattati con Cetuximab in associazione alla chemioterapia standard a base di FOLFOX. Questa correlazione non è stata riscontrata nel braccio di trattamento a base di sola chemioterapia.[1] Lo studio è stato presentato al Gastrointestinal (GI) Cancers Symposium dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).

Quest’ultima analisi dimostra che la maggior parte dei pazienti (il 69%) colpiti da tumore metastatico del colon retto con KRAS wild type presenta una riduzione del tumore pari al 20 % o più nelle prime 8 settimane in seguito a trattamento di prima linea con Cetuximab in associazione al FOLFOX. In questi pazienti si è riscontrata una sopravvivenza mediana complessiva pari a 26,2 mesi. Nei pazienti trattati con la chemioterapia a base di solo FOLFOX e che hanno presentato una riduzione pari al 20% o più del tumore nello stesso periodo (46%), la sopravvivenza mediana complessiva è stata solamente di 21,8 mesi.1

Questi risultati confermano i dati recentemente emersi dallo studio clinico di Fase III CRYSTALb, in base ai quali la riduzione precoce del tumore raggiunta grazie all’uso di Cetuximab in associazione alla chemioterapia standard a base di FOLFIRI, porta ad una sopravvivenza complessiva a lungo termine pari a 2,4 anni (28,3 mesi).[2]

“Gli studi OPUS e CRYSTAL mostrano, per la prima volta nella storia del tumore del colon retto, che esiste una correlazione tra la riduzione precoce del tumore durante le prime settimane di trattamento e una maggiore sopravvivenza. Questo risultato sembra essere specifico per il trattamento con Cetuximab in associazione a chemioterapia, poiché una simile correlazione non è stata osservata in questo studio per la sola chemioterapia, né è mai stata provata con altri trattamenti del tumore del colon retto”, ha dichiarato il Professor Carsten Bokemeyer, ricercatore principale dello studio OPUS, responsabile del Department for Oncology, Hematology e Bone Marrow Transplantation del Center for Internal Medicine presso l’University Medical Center di Amburgo (Germania). “Questo risultato è di estremo interesse scientifico e di immediata rilevanza medica, poiché consente un miglioramento nella cura dei pazienti grazie ad un approccio medico personalizzato con Cetuximab.”

Ulteriori dati su Cetuximab provenienti dall’ASCO GI hanno riguardato lo studio randomizzato di Fase II CORE.1.2.002, che ha incluso 152 pazienti. I risultati mostrano una costante efficacia e sicurezza in seguito alla somministrazione ogni due settimane di Cetuximab in associazione con FOLFOX nel trattamento dei pazienti colpiti da tumore metastatico del colon retto; questi risultati corrispondono a quelli ottenuti con la somministrazione settimanale.[3] Nel braccio di somministrazione settimanale e in quello dove Cetuximab veniva somministrato ogni due settimane, sono stati osservati rispettivamente i tassi di risposta del 51% e del 63%. Non si sono verificate differenze sostanziali nei due bracci di trattamento.

“I risultati provenienti sia dallo studio CORE.1.2.002 sia dallo studio OPUS confermano l’elevata attività di Cetuximab in associazione al regime standard di chemioterapia a base di oxaliplatino FOLFOX,” ha dichiarato Wolfgang Wein, Executive Vice President Oncologia di Merck Serono. “La forte riduzione della massa tumorale in seguito a trattamento con Cetuximab si traduce immediatamente in una maggiore sopravvivenza dei pazienti, come mostrato dagli ultimi dati sulla sopravvivenza a lungo termine provenienti dallo studio OPUS e dallo studio CRYSTAL, che hanno utilizzato rispettivamente le chemioterapie standard FOLFOX e FOLFIRI.”

aOPUS:             OxaliPlatin and CetUximab in First-line Treatment of MetaStatic Colorectal Cancer (mCRC)

bCRYSTAL: Cetuximab combined with iRinotecan in 1st line therapY for metaSTatic colorectAL cancer

Bibliografia

[1] Piessevaux H, et al. ASCO GI Congress 2011. Abstract No. 398.

[2] Piessevaux H, et al. ESMO Congress 2010. Abstract No. 596P.

[3] Ciuleanu T, et al. ASCO GI Congress 2011. Abstract No. 494.

Informazioni su Cetuximab

Cetuximab è un anticorpo monoclonale IgG1 di prima classe e ad ampia azione, indirizzato all’EGFR, il recettore del fattore di crescita epidermico. Come anticorpo monoclonale, la modalità di azione di Cetuximab si distingue dai trattamenti chemioterapici standard non selettivi in quanto punta in modo specifico e si lega all’EGFR. Il legame inibisce l’attivazione del recettore ed il successivo processo del segnale di traduzione, che comporta la riduzione sia dell’invasione dei tessuti normali da parte delle cellule tumorali sia l’espansione del tumore a nuovi siti. Si ritiene inoltre che inibisca l’attività sia delle cellule tumorali di riparare al danno causato dalla chemio e radioterapia e di inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni all’interno dei tumori, che si traduce nel portare ad una globale soppressione della crescita tumorale.

L’effetto collaterale più comune con Cetuximab è uno sfogo epidermico simile all’acne che sembra essere correlato ad una buona risposta alla terapia. In circa il 5% dei pazienti, reazioni di ipersensibilità possono comparire durante il trattamento con Cetuximab: circa la metà di queste reazioni è severa.

Cetuximab ha già ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione in 86 Paesi. E’ stato approvato per il trattamento del tumore del colon-retto metastatico in 86 Paesi e per il trattamento del tumore della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN) in 82 Paesi:

·          Dicembre 2003 (Svizzera), febbraio 2004 (Stati Uniti d’America), giugno 2004 (Unione Europea) e in seguito dagli altri Paesi: per l’uso in associazione con l’irinotecan nei pazienti con un tumore metastatico del colon retto (mCRC, metastatic colorectal cancer) esprimenti l’EGFR che hanno fallito la terapia con irinotecan. Inoltre, Cetuximab è stato anche approvato come agente singolo in altri paesi.

·          Marzo 2006 (Unione Europea) e in seguito altri Paesi: per l’uso in associazione con la radioterapia per il trattamento del tumore localmente avanzato della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN). In altri paesi, Cetuximab è anche approvato come monoterapia nei pazienti con un tumore SCCHN recidivante e/o metastatico che hanno fallito la terapia con chemioterapia.

·          Luglio 2008 (Unione Europea): l’autorizzazione è stata aggiornata per il trattamento dei pazienti che esprimono il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), nel tumore mCRC con KRAS non mutato e come agente singolo nei pazienti che hanno fallito la terapia basata su oxaliplatino e irinotecan e che sono intolleranti all’irinotecan.

·          Luglio 2008 (Giappone): per l’uso in associazione con irinotecan nei pazienti con tumore mCRC che esprime l’EGFR e che hanno fallito la precedente terapia con irinotecan

·          Novembre 2008 (Unione Europea): l’autorizzazione è stata ampliata all’uso in associazione con la chemioterapia a base di platino nei pazienti colpiti da SCCHN recidivante e/o metastatico.

·          Marzo 2010 (Giappone): estensione dell’indicazione all’uso in associazione alla chemioterapia di prima linea dei pazienti che esprimano il recettore del fattore di crescita epidermica (EGFR), in modo curativo non resecabile (inoperabile), del tumore avanzato o recidivante del colon retto (mCRC) nei pazienti con gene KRAS wild-type.

Merck ha acquisito il diritto alla commercializzazione di Cetuximab fuori dagli Stati Uniti e dal Canada da ImClone Systems, una filiale totalmente di proprietà della Eli Lilly and Company, dal 1998. In Giappone, ImClone Systems Incorporated, Bristol-Myers Squibb Company e Merck sviluppano e commercializzano congiuntamente Cetuximab. Merck è attivamente impegnata nell’avanzamento dei trattamenti in oncologia e sta studiando nuove terapie in aree  altamente specialistiche, quali l’uso di Cetuximab nel tumore del colon retto, della testa e del collo a cellule squamose e al polmone non a piccole cellule (NSCLC). Merck ha inoltre acquisito i diritti su un farmaco a base di tegafur-uracile – un chemioterapico orale somministrato con acido folinico (FA) per il trattamento di prima linea del tumore al colon-retto metastatico.

In campo oncologico, inoltre, Merck sta studiando l’uso del vaccino BLP25 liposoma nel trattamento del tumore al polmone non a piccole cellule. Il vaccino ha ottenuto lo status fast track nel Settembre 2004 da parte dell’FDA. Merck ha ottenuto una licenza esclusiva a livello mondiale da Oncothyreon Inc., Seattle, Washington, USA.

Inoltre, Merck sta sviluppando la cilengitide, che è la prima di una nuova classe di terapie anti-tumore investigazionali chiamate inibitori di integrina a raggiungere la fase III di svilupo; la cilengitide è attualmente studiata per il trattamento di glioblastoma, del SCCHN e del NSCLC. Gli inibitori di integrina sono studiati per colpire il tumore e la sua vascolarizzazione.

Informazioni su Merck Serono

Merck Serono è la divisione per farmaci da prescrizione innovativi di Merck KGaA, Darmstadt, Germania, gruppo globale farmaceutico e chimico. Merck Serono, con sede centrale a Ginevra, Svizzera, ricerca, sviluppa, produce e commercializza molecole innovative e farmaci biologici per la terapia dei pazienti affetti da patologie, che non hanno ancora una risposta adeguata. Negli Stati Uniti e in Canada Merck Serono opera con proprie affiliate con la denominazione EMD  Serono.

Merck Serono offre prodotti all’avanguardia in oncologia, sclerosi multipla, infertilità, disfunzioni endocrine e del metabolismo, oltre che in settori potenzialmente in crescita di ricerca e sviluppo in reumatologia.

Con un investimento annuale in Ricerca & Sviluppo di oltre un miliardo di euro, Merck Serono è impegnata a far crescere il proprio business sia in aree terapeutiche specialistiche come le patologie neurodegenerative, l’oncologia, la fertilità e l’endocrinologia, sia in nuove aree terapeutiche, a seguito delle attività di ricerca e sviluppo nelle malattie autoimmuni ed infiammatorie.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.merckserono.it

Informazioni su Merck

Merck è un gruppo globale farmaceutico e chimico con vendite per 7,7 miliardi di Euro nel 2009, una storia iniziata nel 1668 ed un futuro formato da circa 40.000 dipendenti (inclusa Merck Millipore) in 64 Paesi. Il suo successo è caratterizzato dall’innovazione da parte di dipendenti imprenditori. Le attività operative di Merck sono svolte sotto il coordinamento della Merck KgaA, nella quale la famiglia Merck detiene una partecipazione del 70% ed altri azionisti il rimanente 30%. Nel 1917 la succursale negli Stati Uniti Merck & Co è stata espropriata ed è divenuta da allora in poi una società indipendente.

[1] Piessevaux H, et al. ASCO GI Congress 2011. Abstract No. 398.

[2] Piessevaux H, et al. ESMO Congress 2010. Abstract No. 596P.

[3] Ciuleanu T, et al. ASCO GI Congress 2011. Abstract No. 494.

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