Dolore cronico: 26 febbraio giornata di studio a Perugia
Dolore cronico: ne soffrono oltre 200.000 umbri. Il 26 febbraio, a Perugia,
giornata di studio per aiutare gli specialisti a gestirlo con appropriatezza
Perugia, 24 febbraio 2011 – Sono oltre 200mila i residenti in Umbria che combattono contro il dolore cronico, una sofferenza che perdura nel tempo fino a minare il benessere psico-fisico della persona. La Legge 38 del 2010 ha finalmente sancito per tutti gli italiani il diritto a non soffrire: ora è necessario promuovere un cambiamento culturale anche all’interno della classe medica, per poter garantire piena attuazione alla nuova normativa. Allo scopo di formare i medici specialisti umbri a un adeguato trattamento del problema, Perugia ospiterà sabato 26 febbraio, presso l’Hotel Giò in Viale Ruggero D’Andreotto 19, il corso formativo MAP “MAnaging Pain, Orientarsi nella Terapia del Dolore”, organizzato nell’ambito di CHANGE PAIN, importante programma internazionale di educazione e sensibilizzazione co-promosso da EFIC (Federazione europea della associazioni scientifiche che si occupano di cura del dolore) e da Grünenthal.
La tappa di Perugia si inserisce in un più ampio programma di incontri formativi multidisciplinari, distribuiti in tutta la Penisola. Caratterizzati dall’alternarsi di lezioni frontali e workshop interattivi, in un’ottica di integrazione delle competenze, i corsi MAP si rivolgono a professionisti di diverse discipline: medici oncologi, anestesisti, reumatologi, geriatri, neurologi, ortopedici. Tra i relatori dell’incontro perugino saranno presenti esperti operanti presso strutture sanitarie di riferimento per il territorio: Francesco Paoletti, Direttore Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione 1 e Medicina del Dolore, Polo unico ospedaliero-universitario S. Maria della Misericordia, Perugia; Fabio Conforti, Responsabile Servizio Aziendale Cure Palliative/Hospice ASL 3 dell’Umbria; Vincenzo Minotti, Dirigente Medico di primo livello, presso Struttura Complessa di Oncologia Medica, Polo unico ospedaliero-universitario S. Maria della Misericordia, Perugia.
La lotta alla sofferenza inutile rappresenta un dovere etico imprescindibile, riconosciuto dalla Legge 38 che, varata nel marzo 2010, si è proposta di garantire nel nostro Paese un equo accesso a un’assistenza qualificata e un approccio terapeutico più appropriato. Da allora, molte Regioni sono all’opera per implementare le reti locali di cure palliative e terapia del dolore, volute dalla nuova normativa. “La Regione umbra ha dimostrato da tempo il suo impegno nella lotta al dolore inutile”, spiega Francesco Paoletti. “Risale già al 2004 una delibera regionale sull’istituzione di una rete per il dolore e le cure palliative, antesignana rispetto alla Legge del marzo 2010. Oggi, ripartendo da quella delibera e in ottemperanza all’attuale Legge 38, la Regione è al lavoro per elaborare un documento sulle due reti di terapia del dolore e cure palliative”.
Caratteristica fondamentale della giornata di studio perugina sarà l’approccio multidisciplinare. “La sofferenza deve essere affrontata in tutte le fasi della malattia, dalla diagnosi fino all’ultimo giorno di vita” – sottolinea Vincenzo Minotti, riportando il caso specifico del paziente oncologico – “e dev’essere presa in carico in un’ottica multidisciplinare, quella che noi chiamiamo simultaneous care, possibile solo se c’è una condivisione di cura del malato da parte di tutte le figure professionali: dall’oncologo al terapista del dolore e al palliativista. Tra loro deve esserci una sorta di alleanza, che oggi risulta ancora un po’ carente”.
Il corso MAP di Perugia si colloca a sostegno della diffusione di una nuova “cultura del diritto a non soffrire”, affrontando con gli specialisti i due aspetti necessari per assicurare un’ottimale terapia del dolore: la comunicazione medico-paziente e il percorso diagnostico-terapeutico. L’alleanza tra medico e paziente è vitale perché il dolore è esso stesso malattia e, come tale, porta con sé un pesante carico di timori e preoccupazioni. “Un problema importante che abbiamo, in oncologia ma spesso anche nel dolore cronico non oncologico, è la comunicazione della verità, che non si deve limitare alla fredda esposizione della diagnosi, ma deve approfondire la prognosi, l’evoluzione della malattia, i possibili sviluppi e su questo dobbiamo ancora lavorare”, commenta Fabio Conforti. “Basti pensare che meno di un quinto dei malati che arrivano in hospice è informato sulla prognosi negativa della propria malattia”.
Ai partecipanti al corso saranno fornite le basi per poter costruire una relazione empatica con il paziente ma anche per potersi orientare correttamente tra le diverse opzioni terapeutiche oggi disponibili, passando attraverso un impiego più appropriato di farmaci oppioidi, in Italia ancora sottoutilizzati. “Il consumo di oppiacei in un Paese è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un indicatore piuttosto fedele dell’attenzione che quella nazione ha nei confronti dei pazienti affetti da dolore”, afferma Conforti. “Siccome questi farmaci continuano ad essere i più efficaci nella cura del dolore cronico, un loro scarso utilizzo è la misura di una bassa attenzione nei confronti del dolore del malato. Spesso poi si vedono terapie irrazionali, come l’uso cronico dei FANS, l’associazione di più FANS o il non utilizzo degli oppioidi a rapida azione, in presenza di dolore episodico intenso. Oltre allo scarso impiego di oppiacei, in Italia si verifica spesso anche un loro utilizzo non corretto”.
Grünenthal
In ambito dolore, Grünenthal Italia, da anni impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per la lotta al dolore, propone un’ampia gamma di specialità medicinali offrendo al medico e al paziente quella che può essere considerata la più completa proposta terapeutica per un efficace trattamento di ogni tipo di dolore, da moderato a severo, da acuto a cronico, oncologico e non oncologico. Fondata nel 1946, Grünenthal è un’azienda tedesca indipendente a proprietà familiare, che possiede società in 35 Paesi del mondo. Ulteriori informazioni all’indirizzo: www.grunenthal.it.
Per informazioni:
Grünenthal
Roberto Simeone
02 4305244, cell. 348 0839897, roberto.simeone@grunenthal.com