Body-Scanner: esperti a confronto sui rischi cancro
L’uso di bodyscanner negli aereoporti può esporre i viaggiatori a rischi a lungo termine per la salute, in primis tumori? A confrontarsi sull’argomento sono alcuni specialisti sulla rivista ‘Radiology’.
David Brenner, direttore del Center for Radiological Research del Columbia University Medical Center di New York (Usa), ricorda che attualmente le strumentazioni disponibili consentono ormai di effettuare ogni anno oltre un miliardo di scansioni nel mondo. E che, di conseguenza, dovremmo iniziare a preoccuparci del fatto che un enorme numero di persone viene esposto a raggi che potrebbero aumentare il pericolo di forme tumorali. “Il rischio per ogni persona che si sottopone a bodyscanner è molto limitato – dice l’esperto – tuttavia, se tutti i passeggeri saranno controllati con questo strumento, dovremo comunque tenere in considerazione che alcuni di questi potrebbero sviluppare il cancro”.
Meno preoccupato David Schauer, direttore del National Council on Radiation Protection and Measurements, che sostiene che la l’analisi dei rischi corsi da grandi popolazioni, in estesi in periodi di tempo, produce un’immagine distorta del reale pericolo. Chi critica questi sistemi di controllo per la sicurezza dovrebbe invece riconoscere che “le dosi di raggi X sono molto basse e sicure per un individuo”. L’esperto raccomanda comunque un rigido controllo per assicurarsi che l’uso dei bodyscanner sia giustificato da una serie di fattori, come i benefici che devono sempre superare i rischi, e l’ottimizzazione dei sistemi con l’utilizzo costante delle minori quantità di raggi possibili. In ogni caso, Schauer è convinto che il viaggiatore medio non debba preoccuparsi per la propria salute. Discorso diverso per chi vola spesso: potrebbero essere prese in considerazione soluzioni diverse, anche se, insiste, “il rischio individuale rimane molto, molto basso”.