Broncopneumopatia cronico ostruttiva: risultati dello studio POET-COPD(TM)

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BPCO

I risultati dello studio POET-COPDTM dimostrano la superiorità di tiotropio rispetto al beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo nel ridurre il rischio di riacutizzazioni della BPCO

Lo studio di confronto, testa a testa, dimostra che la terapia con tiotropio determina  risultati significativamente  migliori rispetto a salmeterolo nella riduzione

delle riacutizzazioni della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Ingelheim sul Reno, Germania / New York, N.Y., USA, 24 marzo 2011 – I risultati dello studio POET-COPDTM (Prevention Of Exacerbations with Tiotropium), pubblicati oggi sul New England Journal of Medicine (NEJM), dimostrano che tiotropio[1] è superiore a salmeterolo[2] nel ridurre il rischio di riacutizzazioni della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO).[i] Lo studio POET-COPDTM è un ampio studio di confronto testa a testa, durato un anno, disegnato per confrontare gli effetti dell’anticolinergico a lunga durata d’azione tiotropio e del beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo sulle riacutizzazioni della BPCO di grado da moderato a grave.1 Le riacutizzazioni che, a causa delle loro severe ripercussioni sulla salute dei pazienti vengono anche chiamate ‘crisi respiratorie’, sono un chiaro indicatore della progressione della malattia e del deterioramento della funzione respiratoria. Per questo motivo la loro prevenzione è uno dei maggiori obiettivi terapeutici [ii] [iii] [iv].

“Le riacutizzazioni della BPCO – dichiara il Professor Leonardo M. Fabbri, Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Modena e Reggio Emilia – costituiscono un aspetto importante nella storia naturale della malattia BPCO, assimilabile all’infarto del miocardio nella patologia coronarica. Per questo motivo esse costituiscono un obbiettivo primario per misurare l’efficacia della terapia, e quindi uno degli aspetti più rilevanti nella ricerca clinica. Le riacutizzazioni di BPCO che necessitano di ricovero in ospedale aumentano notevolmente il rischio di morte dei pazienti e, oltre alle gravi ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti, comportano un notevole onere economico per i sistemi sanitari e la società nel suo complesso. Vi era pertanto l’esigenza di condurre uno studio ampio e prospettico come il POET-COPDTM, che mettesse a confronto broncodilatatori a lunga durata d’azione, per stabilirne l’efficacia nel ridurre il rischio di riacutizzazioni della BPCO, rischio che il paziente con BPCO corre in tutti gli stadi della malattia. Questo studio, condotto su oltre 7000 pazienti, è il primo nella storia della ricerca clinica sulla BPCO, calibrato solo sulle riacutizzazioni e non sulla funzionalità respiratoria.  Con la dimostrazione della superiorità di tiotropio rispetto a salmeterolo – continua il Professor Fabbri – viene ulteriormente confermata la necessità di prevenire o ridurre il rischio di riacutizzazioni, intervenendo con adeguata terapia fin dalla fase precoce della malattia”.

I risultati dello Studio POET-COPDTM

I risultati dello studio POET-COPDTM, che ha coinvolto 7.376 pazienti affetti da BPCO di grado da moderato a grave e una storia di riacutizzazioni, dimostrano che tiotropio ha ritardato in maniera significativa la comparsa della prima riacutizzazione della BPCO, con una riduzione del rischio del 17% (p<0,001) rispetto a salmeterolo. Tiotropio ha ridotto il rischio di riacutizzazioni di grado moderato del 14% (p=0,001) e il rischio di riacutizzazioni gravi, che hanno reso necessario l’ospedalizzazione, del 28% (p<0,001) rispetto al beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo.1 Tiotropio ha, inoltre, ridotto dell’11% in un anno il numero di riacutizzazioni  nei pazienti con BPCO (p=0,002) e diminuito il rischio di riacutizzazioni che richiedono trattamento con steroidi sistemici, antibiotici, o entrambi, rispettivamente del 23%, del 15% e del 24%  (p<0,001) rispetto a salmeterolo.1

“Le riacutizzazioni hanno impatti considerevoli sui pazienti in termini di qualità di vita, morbilità e aumento del rischio di mortalità – ha dichiarato il Professor Dr. Claus Vogelmeier, del Dipartimento di Medicina Interna, Divisione Malattie Polmonari dell’Università di Marburg, Germania e coordinatore dello studio, commentando i risultati dello studio POET-COPDTM – Questo ampio studio conferma che tiotropio resta il farmaco di prima linea nella gestione della BPCO per contribuire a minimizzare il rischio di riacutizzazioni, già in fase precoce, permettendo, così, ai pazienti di condurre una vita attiva più a lungo”.

Nell’ambito dello studio,  si sono verificate 4.411 riacutizzazioni di BPCO in 2.691 pazienti. Il 44% dei pazienti che hanno manifestato una riacutizzazione erano affetti da BPCO di grado moderato (es. Stadio II GOLD- Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease).1 Gli effetti di tiotropio in termini di ritardo della comparsa della prima riacutizzazione e di riduzione della percentuale annua di riacutizzazioni per paziente sono stati consistenti in tutte le analisi  pre-specificate di sottogruppo per età, genere, abitudine tabagica, gravità della BPCO (Stadio GOLD), indice di massa corporea, e utilizzo di corticosteroidi per via inalatoria al basale. Inoltre, i benefici di tiotropio rispetto al beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo sono risultati evidenti già dopo il primo mese di terapia e sono stati mantenuti per l’intero anno di durata dello studio.1

Le analisi dello studio POET-COPDTM confermano i profili di sicurezza di tiotropio e di salmeterolo come precedentemente descritti[v],[vi],[vii],[viii] . Le percentuali di eventi avversi seri, che abbiano comportato l’interruzione della terapia o che abbiano avuto esito infausto, sono state simili in entrambi i gruppi in terapia.1

 

Riacutizzazioni della BPCO o ‘Crisi Respiratorie’ nella BPCO

Le riacutizzazioni della BPCO sono un peggioramento acuto dei sintomi della patologia. Per le gravi ripercussioni che hanno sulla salute dei pazienti, le riacutizzazioni vengono anche chiamate ‘crisi respiratorie’. Riacutizzazioni frequenti della BPCO indicano una recrudescenza e una progressione della patologia e sono associate 2,3,4 a un’accelerazione del deterioramento della funzione respiratoria nel tempo. Se gravi, poi, determinano un aumento del rischio di mortalità. Le riacutizzazioni possono compromettere gravemente la qualità di vita dei pazienti 2,3,4. Analisi economiche indicano che i ricoveri per riacutizzazioni della BPCO sono responsabili del 40-70% di tutti i costi sanitari sostenuti per i pazienti.[ix],[x],[xi],[xii] Solo negli Stati Uniti l’onere per i ricoveri ospedalieri è stimato in 6,1 miliardi di dollari.12 Dal momento che questo indicatore è quello che incide maggiormente nella gestione della patologia, gli interventi che  riducono le ospedalizzazioni sono quelli con i maggiori effetti sui costi di trattamento della BPCO in tutti i suoi stadi.9

POET-COPDTM è uno studio randomizzato in doppio cieco, double-dummy, a gruppi paralleli della durata di un anno, condotto su 7.376 pazienti con BPCO di grado da moderato a grave in 725 centri di 25 Paesi.1 Lo studio è stato specificatamente disegnato per confrontare gli effetti sulle riacutizzazioni di due broncodilatatori a lunga durata d’azione, entrambi consigliati dalle linee guida internazionali come terapia di mantenimento della BPCO e d’uso diffuso.[xiii],[xiv]

“Le riacutizzazioni della BPCO possono verificarsi anche nelle fasi iniziali della malattia (es. stadio II GOLD) e ripresentarsi lungo tutto il decorso della malattia stessa. Poiché costituiscono un considerevole onere economico per chi ne è colpito, per il servizio sanitario, e per la società, la prevenzione delle riacutizzazioni è un obiettivo terapeutico molto importante e centrale per i pazienti affetti da BPCO – ha dichiarato il Professor Klaus Rabe, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Kiel, Ospedale Grosshansdorf, Germania – I risultati dello studio POET-COPDTM , che ha messo a confronto due broncodilatatori a lunga durata d’azione, dovrebbero guidare la pratica clinica per la gestione della BPCO e la prevenzione delle riacutizzazioni”.

La BPCO

La BPCO è una malattia progressiva, ma trattabile, che limita la vita dei pazienti nel tempo. E’ una delle principali cause di mortalità e invalidità nel mondo. I suoi sintomi comprendono tosse, escreato (muco o flegma) e difficoltà respiratorie sotto sforzo. Spesso questi sintomi peggiorano in maniera acuta (ovvero si verificano riacutizzazioni, che per le gravi ripercussioni sulla salute dei pazienti vengono anche chiamate ‘crisi respiratorie’) e possono impedire, a chi ne è colpito, lo svolgimento delle normali attività quotidiane13. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono 210 milioni le persone attualmente affette da BPCO, malattia che nel 2005 ha provocato più di 3 milioni di morti15, più di quelle causate da carcinoma mammario e diabete nel loro complesso16. Il principale sintomo della BPCO, la dispnea (fiato corto), ha carattere persistente e progressivo e compromette gravemente la qualità di vita di chi ne soffre13. Nelle forme più gravi  impedisce persino lo svolgimento delle attività quotidiane  più comuni, come lavarsi e vestirsi.

Lo Studio POET-COPDTM

POET-COPDTM (Prevention Of Exacerbations with Tiotropium) è uno studio randomizzato in doppio cieco, double-dummy, a gruppi paralleli, della durata di un anno, multicentrico (725 centri) e multinazionale (25 paesi) che ha riguardato 7.376 pazienti con BPCO sia di sesso maschile, che femminile. L’obiettivo primario di questo studio è stato confrontare gli effetti di tiotropio (18 µg), polvere per inalazione in capsule, inalata con l’ausilio del dispositivo HandiHaler® e salmeterolo (50 µg) assunto attraverso l’inalatore spray predosato (propellente: HFA), sulle riacutizzazioni della BPCO1.

I criteri per l’arruolamento dei pazienti nello studio sono stati: età ≥40 anni, storia di tabagismo  ≥ 1 pacchetto al giorno per 10 anni e diagnosi di BPCO di grado da moderato a molto grave con almeno una riacutizzazione entro l’anno precedente trattata con steroidi sistemici e/o antibiotici e/o ricovero ospedaliero1.

 

Tiotropio

Tiotropio è un anticolinergico a lunga durata d’azione assunto per via inalatoria. E’ il primo farmaco per via inalatoria, a somministrazione unica giornaliera, in grado di fornire miglioramenti significativi e sostenuti della funzionalità respiratoria. Tiotropio agisce positivamente sul decorso clinico della BPCO, contribuendo a cambiare il modo in cui i pazienti vivono con questa malattia17,18. Tiotropio è il farmaco più prescritto al mondo come terapia di mantenimento della BPCO, aiuta i pazienti a respirare meglio, dilatando le vie respiratorie e  mantenendole pervie per 24 ore. Tiotropio svolge un’azione mirata su un meccanismo dominante reversibile della BPCO – la broncocostrizione colinergica – e  ha dimostrato di indurre una broncodilatazione (apertura delle vie aeree)19 significativa e sostenuta oltre a ridurre l’iperinsufflazione polmonare (air trapping o intrappolamento d’aria) 20,21. In studi controllati con  placebo, i pazienti trattati con tiotropio hanno avuto minori difficoltà respiratorie in seguito ad attività motorie e migliore resistenza all’esercizio fisico17.

 

Nello studio UPLIFT® tiotropio ha dimostrato chiari benefici per un periodo sino a 4 anni, fra cui il miglioramento della funzionalità respiratoria e della qualità di vita, riduzione delle riacutizzazioni e delle ospedalizzazioni correlate alla BPCO22[3]. Questi benefici sono stati rilevati su un ampio spettro di gravità  della malattia, compresi pazienti in  fase iniziale (Stadio II GOLD), 23* che non avevano mai ricevuto una terapia di mantenimento 24* e pazienti più giovani (<50 anni).

Negli studi clinici, la reazione avversa più comunemente riferita con tiotropio è stata secchezza delle fauci, di solito di lieve entità e spesso risoltasi spontaneamente nel corso del trattamento19.  Nello studio UPLIFT® durato 4 anni, tiotropio ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole, ed effetti positivi su co-morbilità respiratorie/cardiovascolari, oltre che in termini di mortalità22. I broncodilatatori a lunga durata d’azione, fra cui tiotropio, sono la terapia di mantenimento d’elezione per la gestione della BPCO dallo stadio II in avanti, secondo le linee guida terapeutiche della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) 13.

 

Tiotropio è commercializzato con il nome di SPIRIVA®.

Boehringer Ingelheim

Il Gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 138 affiliate in 47 paesi e 41.300 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda indipendente a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.

Nel 2008 Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di 11,6 miliardi di euro, investendo 1/5 del fatturato netto della sua maggiore divisione “Farmaci da Prescrizione” in ricerca e sviluppo.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare i siti

www.boehringer-ingelheim.com o www.boehringer-ingelheim.it

 

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[1]Tramite HandiHaler®

[2] Tramite  inalatore spray predosato (propellente: HFA)

[3] Nello studio UPLIFT® , tiotropio non ha rallentato il declino della funzionalità respiratoria della popolazione dello studio clinico, che era l’endpoint primario (tiotropio via HandiHaler®).


[i] Vogelmeier C, Hederer B, Glaab T, et al. Tiotropium versus salmeterol for the prevention of COPD exacerbations. N Engl J Med 2011; 364 (12)

[ii] DonaldsonGC, Seemungal TAR, Bhowmik A, et al. Realtionship between exacerbation frequency and lung function decline in chronic obstructive pulmonary disease. Thorax 2002; 57: 847-52.

[iii] Soler-Cataluña JJ, Martínez-García MÁ, Román Sánchez P, et al. Severe acute exacerbations and mortality in patients with chronic obstructive pulmonary disease. Thorax 2005;60:925–31.

[iv] Wedzicha JA, Seemungal TA. COPD exacerbations: defining their cause and prevention. Lancet 2007;370:786–96.

[v] Celli B, Decramer M, Leimer I, et al. Cardiovascular safety of tiotropium in patients with COPD. Chest 2010;137:20-30.

[vi] Kesten S, Celli B, Decramer M, et al. Tiotropium HandiHaler® in the treatment of COPD: A safety review. Int J COPD 2009;4:397-409.

[vii] Ferguson GT, Funck-Brentano C, Fischer T, et al. Cardiovascular safety of salmeterol in COPD. Chest 2003;123:1817-24.

[viii] Rodrigo GJ, Moral VP, Marcos LG, et al. Safety of regular use of long-acting beta agonists as monotherapy or added to inhaled corticosteroids in asthma. A systematic review. Pulm Pharmacol Ther 2009;22:9-19.

[ix] Hilleman DE, Dewan N, Malesker M, et al. Pharmacoeconomic evaluation of COPD. Chest 2000;118(5)1278-1285.

[x] Strassels SA, Smith DH, Sullivan SD, et al. The costs of treating COPD in the United States. Chest 2001;119(2):344-352.

[xi] Rodriguez-Roisin R. Impacting patient-centred outcomes in COPD: exacerbations and hospitalizations. Eur Respir Rev 2006; 15: 99, 47–50.

[xii] Chapman KR, Mannino DM, Soriano JB, et al. Epidemiology and costs of chronic obstructive pulmonary disease. Eur Respir J 2006;27:188–207.

[xiii] Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease. Global strategy for the diagnosis, management and prevention of chronic obstructive pulmonary disease. Updated 2009. http://www.goldcopd.com/Guidelineitem.asp?l1=2&l2=1&intId=2003. (Accessed 10 December 2010).

[xiv] American Thoracic Society and European Respiratory Society. Standards for the Diagnosis and Management of Patients with COPD. 2004. http://www.copd-ats-ers.org/copddoc.pdf. (Accessed: 10 December 2010).

15 World Health Organisation. Global Alliance Against Chronic Respiratory Diseases. http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs315/en/index.html. (Accessed 10 December 2010).

16 World Health Organization. World Health Report 2004. Statistical Annex. Annex table 2 and 3: 120-131.

17 Casaburi R, Kukafka D, Cooper CB, et al. Improvement in exercise tolerance with the combination of tiotropium and pulmonary rehabilitation in patients with COPD. Chest 2005;127:809-817.

18 Vincken W, van Noord JA, Greefhorst APM, et al. Improved health outcomes in patients with COPD during 1 year’s treatment with tiotropium. Eur Respir J 2002;19:209-216.

19 Casaburi R, Mahler DA, Jones PW, et al. A long-term evaluation of once-daily inhaled tiotropium in chronic obstructive pulmonary disease. Eur Respir J 2002;1:217-224.

20Celli B, ZuWallack R, Wang S, et al. Improvement in resting inspiratory capacity and hyperinflation with tiotropium in COPD patients with increased static lung volumes. Chest 2003;124:1743-1748.

21 O’Donnell DE, Fluge T, Gerken F, et al. Effects of tiotropium on lung hyperinflation, dyspnoea and exercise tolerance in COPD. Eur Respir J 2004;23(6):832-48.

22 Tashkin DP, Celli B, Senn S, et al. A 4-year trial of tiotropium in chronic obstructive pulmonary disease. N Engl J Med 2008;359:1543-1554.

23 Decramer M, Celli B, Kesten S, et al. Effect of tiotropium on outcomes in patients with moderate chronic obstructive pulmonary disease (UPLIFT): a prespecified subgroup analysis of a randomized controlled trial. Lancet 2009;374:1171-78.

24 Troosters T, Celli B, Lystig T, et al. Tiotropium as a first maintenance drug in COPD: secondary analysis of the UPLIFT® trial. Eur Respir J 2010;36:65-73.

 

 

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