Il ‘bilinguismo’ dei neuroni dopaminergici
I neuroni dopaminergici utilizzano il glutammato come secondo neurotrasmettitore, quelli serotoninergici anche acetilcolina
È stato definito “bilinguismo cellulare” il fenomeno scoperto dai ricercatori della Università di Montreal e della McGill University: un singolo neurone utilizza due differenti metodi per scambiare informazioni con altri neuroni.
Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Reviews Neuroscience a firma di Louis-Eric Trudeau del dipartimento di Farmacologia dell’ Università di Montreal e di Salah El Mestikawy, ricercatore del Douglas Mental Health University Institute e professore del dipartimento di Psichiatria della McGill, mostra come molti neuroni nel cervello siano in grado di controllare l’attività cerebrale usando simultaneamente due neurotrasmettitori, in una modalità detta di co-trasmissione. Secondo Trudeau, “I neuroni del sistema nervoso, sia in quello centra sia in quello periferico, tipicamente vengono classificati secondo il neurotrasmettitore utilizzato.
“Per esempio – ha spiegato Trudeau – i neuroni dopaminergici utilizzano dopamina per comunicare importanti informazioni che riguardano la motivazione e l’apprendimento e il loro malfunzionamento è coinvolto in gravi disturbi psichiatrici come la schizofrenia e il Parkinson. “La nostra ricerca recente mostra come i neuroni dopaminergici utilizzino il glutammato come secondo neurotrasmettitore. Ciò significa che essi sono in grado di trasmettere due tipi di messaggio, su due scale temporali differenti: il primo veloce con il glutammato e uno più lento con la dopamina”.
Un’altra ricerca condotta dal gruppo di Salah El Mestikawy presso il Douglas Mental Health University Institute ha permesso di osservare lo stesso tipo di “bilinguismo” nei neuroni che normalmente utilizzano serotonina possono anche usare acetilcolina.
“Il nostro lavoro potrebbe facilitare l’identificazione dei meccanismi che degradano la funzione dei neuroni dopaminergici, serotoninergici e colinergici in patologie come la schizofrenia, il Parkinson e la depressione”, ha concluso Trudeau.