Tumori: microtrasportatori arrivano al bersaglio

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microtrasportatori

Grazie ai ‘microtrasportatori telecomandati’ in futuro i farmaci antitumorali potranno essere rilasciati direttamente sul cancro, senza effetti collaterali.  A metterli a punto e’ stato il Politecnico di Montreal, che li ha gia’ testati su un coniglio affetto da tumore al fegato. A guidare le microparticelle (che misurano 50 millesimi di millimetro) e’ lo stesso dispositivo che si usa per la risonanza magnetica.
All’interno di queste ‘bolle’ formate da un biopolimero che si degrada velocemente sono stati caricati la doxorubicina, un farmaco chemioterapico, e alcune nanoparticelle magnetiche che permettono allo strumento di comandare il cammino dei trasportatori. Il primo test, spiega lo studio pubblicato su ‘Biomaterials’, ha fatto arrivare il farmaco nel fegato del coniglio attraverso la vena epatica, e una volta giunto a destinazione il biopolimero si e’ degradato rilasciando progressivamente la doxorubicina.

 

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