Anemia renale: SIN, terapia specializzata

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Il coinvolgimento del paziente nella scelta della frequenza di somministrazione del farmaco, come la Darbepoetina alfa, per trattare l’anemia renale rende piu’ efficace la terapia.

E’ quanto emerge dal forum nazionale di Nefrologia Amgen Dompe’, patrocinato dalla Societa’ italiana di nefrologia (Sin), in corso di svolgimento a Giardini Naxos.

”Nella scelta della terapia e’ importante coinvolgere il paziente – spiega la professoressa Rosanna Coppo, presidente Sin – che in prima istanza opta sempre per il trattamento medico rispetto alle trasfusioni, che comportano rischi di infezione e di immunizzazione. Il malato e’ coinvolto nella scelta della frequenza di somministrazione, che puo’ avvenire ogni settimana, ogni due oppure una volta al mese. Soltanto il medico insieme al paziente, infatti, e’ in grado di valutare costantemente l’aderenza allo schema di trattamento”.

”La Societa’ europea di nefrologia – commenta il professor Francesco Locatelli, past president della Sin e della Societa’ internazionale di nefrologia – ha pubblicato studi nei quali sono evidenziati i rischi legati alle trasfusioni, da evitare il piu’ possibile. La novita’ consiste soprattutto nel non considerare solo il livello di emoglobina da raggiungere, ma anche le dosi di ferro e Esa per raggiungerlo, ottenendo quindi una personalizzazione della terapia”. (ANSA).

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