Arriva in Italia il primo spray nasale contro i picchi di dolore del malato oncologico

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Fentanyl

6 pazienti su 10 ci convivono nell’arco della giornata, per tutto il corso della malattia: è il BreakThrough cancer Pain, caratterizzato da rapida insorgenza, intensità severa e breve durata. Presto sarà disponibile anche nel nostro Paese un’innovativa formulazione di fentanyl con somministrazione intranasale, la prima in grado di rispecchiare l’andamento temporale di questo dolore episodico intenso. Secondo i risultati di un’indagine condotta da Doloredoc.it, il 98% dei medici reputa necessaria una maggiore informazione sul BreakThrough cancer Pain.

Milano, 28 Aprile – Il 60% dei pazienti con dolore cronico di origine neoplastica presenta nell’arco della giornata delle esacerbazioni nell’intensità del dolore di base, benché questo sia efficacemente trattato con farmaci somministrati a orari fissi. Comunemente definito “BreakThrough cancer Pain” (BTcP), questa problematica ha pesanti ripercussioni  a livello fisico e psicologico sul paziente ma anche un impatto significativo sui costi sociosanitari. Per poterla affrontare in modo appropriato, a breve sarà disponibile anche in Italia il primo spray nasale a base di fentanyl.

 

L’episodio di BTcP ha un decorso temporale limitato, con un picco dell’intensità a 3 minuti dall’insorgenza, una durata media di 30 minuti, ma inferiore a un’ora nel 90% degli casi, e una frequenza media giornaliera di 1-4 episodi. Per valutare il grado di conoscenza della patologia BTcP è stata appena condotta da Doloredoc.it una Survey cui hanno partecipato 779 clinici, tra medici di medicina generale e specialisti del dolore. Dai risultati si evince come la quasi totalità degli intervistati ritenga necessaria un’ulteriore formazione in tema di BTcP, con particolare attenzione alle attuali opzioni terapeutiche (53%) e alla corretta diagnosi (30%). “A oggi non esiste un protocollo riconosciuto per il trattamento del breakthrough cancer pain nei pazienti con dolore cronico oncologico e nessuno dei farmaci finora disponibili rispecchia pienamente l’andamento temporale di questo particolare tipo di dolore”, ha dichiarato Augusto Caraceni, Direttore Struttura Complessa Cure palliative, Terapia del Dolore e Riabilitazione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Vicepresidente Società Europea di Cure Palliative e Vicedirettore Centro Europeo di Ricerca in Cure Palliative. “La maggioranza delle attuali strategie di gestione comprende l’uso di ‘medicazioni di salvataggio’ che, nella pratica standard, sono spesso rappresentate da una dose addizionale dello stesso oppioide usato per gestire il dolore cronico di base del paziente”.

 

Proprio per rispondere adeguatamente alle peculiari caratteristiche del BTcP, il farmaco ideale per la gestione dei picchi  di dolore nell’arco della giornata dev’essere efficace, avere un rapido inizio d’azione, avere minimi effetti collaterali, essere di semplice e comodo utilizzo. Con queste caratteristiche è ora disponibile Instanyl®, il primo farmaco analgesico con somministrazione intranasale a base di fentanyl, indicato per il trattamento del BTcP in adulti ai quali sia già somministrata una terapia oppioide di mantenimento per il dolore cronico oncologico. “Questo nuovo farmaco – ha spiegato Andrea Galanti, Direttore Medico Grünenthal – è stato studiato per aderire alle esigenze di trattamento del breakthrough cancer pain, assicurando una rapida insorgenza dell’analgesia, una breve durata di azione, praticità d’uso da parte del paziente, insieme a un buon profilo di tollerabilità”.

 

L’arrivo in Italia della nuova opzione terapeutica cade poco dopo il primo anniversario dall’approvazione della Legge 38/2010, che ha rappresentato per il nostro Paese un importante risultato nella lotta contro il dolore. Guido Fanelli, Coordinatore della Commissione Dolore del Ministero della Salute, fa il punto: “Abbiamo completato al 75-80% gli strumenti necessari per applicare la nuova normativa. La Conferenza Stato-Regioni a dicembre scorso ha approvato le linee guida per la promozione, lo sviluppo e il coordinamento degli interventi regionali: la vera sfida ora si gioca sulla loro applicazione a livello territoriale. Una condizione essenziale sarà la formazione di chi opera sul territorio. Non dimentichiamo che una rete di cure palliative esiste già, grazie anche al fondamentale contributo del volontariato e del no profit, mentre il trattamento del dolore cronico deve affrontare la sfida da sintomo a malattia. Il processo per passare da una legge innovativa a una legge del tutto operativa richiede tempo ma ormai è irreversibile”.

 

Con l’obiettivo di creare l’indirizzario di tutte le realtà operanti in Italia nelle cure palliative è nato dieci anni fa l’Osservatorio Italiano Cure Palliative. Si è voluta creare una lista contenente quasi 500 indirizzi relativi a ospedali, centri clinici e hospice, ovvero i centri di ricovero dei malati in fase avanzata, per promuove e sostenere il movimento delle cure palliative”, ha sottolineato Oscar Corli, Presidente Osservatorio Italiano Cure Palliative e Direttore del Centro per la ricerca e lo studio del dolore dell’Istituto Mario Negri. “Questa lista di centri e organizzazioni no profit è costantemente aggiornata ed è di libero accesso a tutti i cittadini che sono interessati a conoscere le realtà esistenti nella propria area territoriale”.

 

Il sollievo dal dolore è una condizione prioritaria e raggiungibile, nella maggioranza dei casi, con la sola terapia farmacologica antalgica. Oggi, per fortuna, i farmaci per la terapia del dolore, oppiacei e non, sono disponibili in Italia, rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale”, ha affermato Pierangelo Lora Aprile, Segretario Scientifico e Responsabile Nazionale Area Cure Palliative e Medicina del Dolore Società Italiana di Medicina Generale. “Se le Reti esistenti o in fase di realizzazione (Reti Oncologiche/Reti di Cure Palliative/Reti di Terapia del Dolore) utilizzeranno al meglio la risorsa costituita dai Medici di famiglia, capillarmente presenti in ogni angolo del Paese, riconoscendo al problema “dolore” la stessa dignità delle altre importanti malattie croniche, soprattutto i malati in fase avanzata, avranno speranza di morire con minore sofferenza e maggiore dignità”.

 

“L’impegno di Grünenthal nella lotta al dolore si concretizza non solo nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative in grado di migliorare la qualità di vita e delle cure del paziente con dolore, ma anche sostenendo iniziative e campagne di sensibilizzazione atte a diffondere una nuova cultura del diritto a non soffrire”, ha concluso Thilo Stadler, Amministratore Delegato Grünenthal Italia.Raggiunto questo obiettivo, potremo veramente garantire una maggiore qualità di vita per i nostri pazienti, cambiando in positivo la loro vita e quella delle loro famiglie”.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Roberto Simeone – Grünenthal

Cell. 348 0839897, roberto.simeone@grunenthal.com

Stefano Sermonti

Cell. 338 1579457, stefanosermonti@gmail.com

 

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