Nuove strategie terapeutiche anticoagulanti: un’opportunita’ per i pazienti e migliore gestione clinica
Abbasanta (OR), 13 aprile 2011 – “Governo clinico delle nuove terapie anticoagulanti” è il titolo del convegno in programma venerdì 15 aprile 2011, presso l’Hotel Su Bajone di Abbasanta, rivolto a medici, farmacisti e dirigenti delle direzioni sanitarie, organizzato dall’Associazione dei Medici delle Direzioni Ospedaliere (ANMDO) con il patrocinio dell’Assessorato alla Sanità, in collaborazione con Boehringer Ingelheim Italia. Si tratta di un appuntamento scientifico estremamente importante per gli operatori della Sanità, oltre che un’occasione unica per un dibattito su un tema di grande attualità, cui parteciperanno, tra gli altri, l’Assessore alla Sanità della Regione Autonoma della Sardegna Antonello Liori e il Direttore Generale dell’Assessorato Massimo Temussi.
La fibrillazione atriale è il più comune disturbo del ritmo cardiaco: colpisce circa una persona su quattro dopo i 40 anni e l’1% della popolazione totale, ma fino al 10% degli individui dopo gli 80 anni. I soggetti con Fibrillazione Atriale presentano un aumento del rischio di trombi, il quale a sua volta innalza di cinque volte il rischio di ictus. Nel mondo ogni anno fino a tre milioni di persone vengono colpite da un ictus collegato a questa patologia, spesso si tratta di eventi gravi ed invalidanti e la metà dei pazienti muore entro un anno. Gli ictus dovuti alla Fibrillazione Atriale tendono ad essere gravi, con un’aumentata probabilità di morte (20%) e invalidità (60%), ma numerosi casi possono essere prevenuti, adottando un’adeguata terapia antitrombotica.
Recentemente, la ricerca farmacologica ha compiuto, per quanto riguarda i farmaci anticoagulanti, enormi progressi, dando vita allo studio e allo sviluppo di nuove molecole in grado di modificare radicalmente lo scenario della prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione. E’ di futura commercializzazione, infatti, in Italia (lo è già negli Stati Uniti, Canada e Giappone e Nuova Zelanda) un nuovo anticoagulante orale che oltre ad aver dimostrato una maggiore efficacia rispetto alla terapia standard nella prevenzione dell’ictus, è in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Gli attuali trattamenti antitrombotici, come ad esempio gli antagonisti della vitamina K, sono stati per anni (e lo sono tutt’ora) il fondamento del trattamento anticoagulante, sebbene presentino svantaggi significativi, soprattutto nell’impiego a lungo termine. Questi aspetti hanno, infatti, evidenziato la necessità di sviluppare nuovi farmaci che siano efficaci, ben tollerati e che aiutino, al contempo, a migliorare la compliance del paziente, liberandolo da periodici controlli di laboratorio per il monitoraggio del profilo coagulativo (INR).
Da qui l’esigenza, alla luce delle recenti acquisizioni scientifiche e della prossima approvazione in Italia dei nuovi farmaci anticoagulanti, di un confronto tra “addetti ai lavori” per migliorare l’organizzazione e la valorizzazione delle risorse.
In Sardegna, considerate le caratteristiche geografiche, demografiche e sociali, i pazienti con patologie o problemi della coagulazione vivono spesso una condizione di rischio clinico. I residenti in piccoli Comuni, spesso si trovano lontani dai Centri di Terapia Anticoagulante (TAO) e, pur essendo candidati a tale trattamento, non possono aver accesso alla miglior terapia possibile per difficoltà legate ai trasporti ed all’assistenza.
L’innovazione scientifica impone oggi una modifica dei livelli organizzativi delle strutture sanitarie, che saranno sempre più chiamate a garantire livelli di assistenza ottimali nel rispetto dell’appropriatezza e del contenimento della spesa gestionale.
Il Convegno odierno si propone di affrontare gli aspetti più attuali delle tematiche di governance e di considerare i possibili scenari futuri per i centri di diagnosi e cura: dall’inquadramento epidemiologico, contestualizzato in ambito regionale, si passerà ad affrontare gli aspetti attuali della gestione dei pazienti che afferiscono ai Centri TAO (dagli aspetti propriamente clinici legati ai risultati di efficacia e tollerabilità, ad una disamina delle implicazioni farmaco-economiche legate all’utilizzo dei nuovi farmaci anticoagulanti). Verranno, quindi, illustrati i principi di valutazione con Healt Tecnology Assessment (HTA) per delineare gli strumenti a supporto delle scelte di governo clinico al fine di ricercare il miglior compromesso tra livelli essenziali di assistenza (LEA) e sostenibilità per il sistema sanitario.
Programma Scientifico Abbasanta 15 aprile 2011.pdf