Tumori al seno: Istituto Regina Elena apre nuove strategie di cura: nuovo studio

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her2

Una novità importante per la cura dei tumori alla mammella arriva dai laboratori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma: i ricercatori dell’istituto hanno infatti dimostrato che la rideterminazione dello status del recettore HER2 sulla metastasi è cruciale dal punto di vista terapeutico e si conferma come esame necessario nella pratica clinica.

E’ ormai largamente dimostrato che l’iperespressione del recettore HER2 è associato a un tipo di carcinoma mammario particolarmente aggressivo. L’introduzione nella pratica clinica dell’anticorpo monoclonale contro il recettore HER2 (trastuzumab) ha modificato significativamente la storia naturale del tumore mammario HER2 positivo e un’accurata determinazione dello status di HER2 gioca un ruolo fondamentale nel trattamento di questa neoplasia. In un recente studio pubblicato su Clinical Cancer Research, i ricercatori IRE hanno osservato che l’espressione del recettore HER2 può subire modificazioni, sia da negativo a positivo che viceversa, dal tumore primitivo alla metastasi.

Pertanto, una percentuale di pazienti potenzialmente non candidabili al trattamento con trastuzumab, in fase avanzata di malattia, potrebbero altresì giovarsi del noto farmaco anticancro. “Tale risultato – sottolinea la Dott.ssa Alessandra Fabi, del Dipartimento di Oncologia Medica IRE – ha una importanza rilevante per il beneficio clinico che le pazienti possono ottenere dall’effettuare un trattamento con trastuzumab alla ricaduta di malattia. Pertanto è fortemente consigliabile nella pratica clinica, lì dove ci sono sedi di ripetizione di malattia che possono essere sottoposte a biopsia, rideterminare lo status di HER2”.

 

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