A Bologna il VII Congresso Nazionale AISLeC

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Nel capoluogo emiliano si discute di wound care: ricerca, clinica e organizzazione

12-14 maggio 2011

Palazzo dei Congressi

Piazza della Costituzione, 4

 

Bologna, giovedì 12 maggio 2011. Da oggi a sabato 14 maggio, Bologna ospita il VII Congresso Nazionale dell’Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee (AISLeC).

L’evento, che ha ricevuto una medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è in programma nella suggestiva sede del Palazzo dei Congressi.

Nel capoluogo emiliano si parlerà del ruolo chiave dell’infermiere e di tutti i professionisti della salute, chiamati ad operare in situazioni critiche, dove sono necessarie non solo esperienza e professionalità ma anche doti umane non comuni per la cura di pazienti troppo spesso dimenticati.

Si discuterà, tra l’altro, di assistenza al paziente ustionato; trattamento topico delle ustioni minori; ferita psichica; trattamento riabilitativo dell’ustionato; medicazioni di ultima generazione; lesioni diabetiche, da dialisi e vascolari, nonché di allergie dei prodotti di medicazione.

Particolare attenzione sarà rivolta alla cura delle ferite, o “wound care”, disciplina che si occupa della prevenzione e del trattamento di tutti i tipi di lesioni cutanee, principalmente delle ulcere, lesioni croniche prevalentemente di tipo vascolare, diabetico o da pressione.

Nel corso del congresso saranno presentati i dati dell’Indagine di prevalenza nazionale relativa alla stima di ulcere da decubito, spesso presenti nei pazienti ricoverati presso i reparti di medicina e terapia intensiva. Dal 1° al 30 novembre 2010, sono stati raccolti i dati di 3.426 pazienti, ricoverati presso 112 reparti di medicina e 55 reparti di area intensiva di tutto il territorio nazionale. Da questa ricerca è emersa la gravità di quelle che tecnicamente sono conosciute come “lesioni da pressione”, un fenomeno capace di incidere pesantemente sulla qualità di vita e sulla salute dei pazienti, nonostante l’evoluzione delle tecnologie e delle conoscenze; i pazienti che presentano queste lesioni sono:

 

  • al Nord: 37,59% nelle aree intensive e 19,38% nelle medicine/lungodegenze
  • al Centro: 20,78% nelle aree intensive e 17,58% nelle medicine/lungodegenze
  • al Sud e isole: 41,51% nelle aree intensive e 15,20% nelle medicine/lungodegenze
  • complessivamente: 28,94% nelle aree intensive e 17,98% nelle medicine/lungodegenze

 

“L’indagine che abbiamo condotto – ha spiegato la Dottoressa Angela Peghetti, Presidente AISLeC – indica la necessità di una profonda riflessione per una corretta prevenzione prima, ed una adeguata assistenza organizzativa e professionale, poi, che offra ai pazienti e ai loro familiari una miglior qualità di vita, oltre ad un’assistenza appropriata che garantisca proprio a quanti sono in cura di evitare danni durante il periodo di malattia. Questo incontro –  ha concluso la Dottoressa Peghetti – rientra nell’ambito delle iniziative che la nostra Associazione promuove per fornire, a chi assiste pazienti estremamente sofferenti, tutti gli strumenti di riflessione, di crescita culturale ed anche di pratico utilizzo”.

 

Allo scopo di fornire indicazioni sul comportamento più adeguato nella scelta delle superfici, favorire la prevenzione e migliorare il trattamento dei pazienti, durante l’evento si darà ampio spazio alle Linee Guida sul comportamento clinico per l’utilizzo dei dispositivi antidecubito; queste raccomandazioni sono emerse da una consensus conference condotta da AISLeC e realizzata attraverso:

 

  • analisi dei risultati provenienti da studi clinici, reperiti attraverso la consultazione delle principali banche dati biomediche
  • confronto con le indicazioni del Piano Nazionale Linee Guida (PNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’NHS R&D HTA Programme del Health Technology Assessment (H.T.A.) della Gran Bretagna
  • coinvolgimento multiprofessionale e multidisciplinare
  • coinvolgimento del Ministero della Salute
  • confronto con le associazioni degli utenti/pazienti
  • confronto con le aziende produttrici di ausili antidecubito e di prodotti per il trattamento delle lesioni da pressione
  • coinvolgimento diretto dei maggiori esperti internazionali nel campo

 

A Bologna si parlerà anche dell’importanza del database online e del significato che assume per i pazienti la rete dei centri specializzati che decidono di condividere la propria casistica nella cura delle lesioni cutanee croniche.

Questo strumento, utile per migliorare la qualità dell’assistenza, presenta numerosi vantaggi:

 

  • Possibilità di ottenere dati epidemiologici utili a migliorare la programmazione dei servizi
  • Possibilità di confrontare le esperienze e le performance dei diversi centri al fine di tendere ad una qualità il più possibile alta ed uniforme
  • Possibilità di ottenere informazioni affidabili sull’efficacia e la tollerabilità di nuove terapie, in un’area dell’assistenza caratterizzata dalla scarsità di dati provenienti dalla ricerca clinica

 

AISLeC ha creato anche una rete sperimentale dedicata ad una categoria di persone particolarmente  difficili, quelle affette da malattie autoimmuni, con la prospettiva di estendere poi il progetto ad altre tipologie di malati con ulcere croniche.

Nel 2010 AISLeC ha registrato 990 iscrizioni. All’inizio del 2011 ha fondato una rivista intitolata “Il wound care basato sulle prove di efficacia – The italian journal of wocn”, che verrà presentata per la prima volta nel corso del congresso.

 

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