Angiogenesi della retina: un meccanismo che la blocca

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VEGF

Il cammino molecolare per la regolazione dell’angiogenesi stimolata dalla proteina VEGF può offire un’opportunità per influenzare il decorso delle patologie della retina


Un nuovo cammino molecolare per sopprimere lo sviluppo di nuovi vasi sangugni durante la formazione della retina è stato scoperto dai ricercatori del Visual Systems Group della Divisione di oftalmologia del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, che ne danno un resoconto sulla rivista Nature.

Secondo quanto si legge nel rapporto, questo cammino moleclare verrebbe utilizzato dai mielociti del sistema immunitario per guidare l’angiogenesi e può essere invertito artificialmente per accelerare la crescita degli stessi vasi secondo un procedimento che potrebbe risultare estremamente utile per la riparazione dei tessuti daneggiati.

“Abbiamo dimostrato come questo cammino venga utilizzato dai mielociti per ‘dirigere il traffico’ vascolare, ha spiegato Richard Lang, senior investigator dello studio e direttore del Visual System Group. “Riteniamo che la modulazione di tale cammini possa rappresentare una promettente opzione terapeutica”.

In particolare, i risultati ottenuti dimostrano che nel periodo postnatale, nelle retine di topo ancora in fase di sviluppo viene utilizzato il network di segnalazione della proteina Wnt, noto per il suo ruolo nello sviluppo embrionale e perinatale così come nell’insorgenza di tumori. Sebbene infatti  rivestano un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell’organismo, i mielociti sono stati osservati in molti tipi di neoplasie e si ritiene promuovano la loro progressione.

Grazie a una serie di esperimenti in colture celluari e in modelli murini, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che il cammino Wnt coinvolge il gene Flt1, che codifica per la proteina VEGFR1 (vascular endothelial growth factor receptor-1) che sopprime la crescita vascolare legandosi al fattore di crescita eldoteliale vascolare (VEGF). L’espressione del Flt1 può essere aumentata fino a inibire il VEGF e l’arborizzazione vascolare, o viceversa diminuita fino ad aumentare i livelli di VEGF per incrementare l’arborizzazione.

Lang ha spiegato che la risposta Wnt-Flt1 è un nuovo cammino molecolare per la regolazione dell’angiogenesi stimolata dal VEGF che può offire un’opportunità di influenzare il decorso delle patologie della retina.

 

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