Linagliptin approvato dalla FDA per il trattamento del diabete di tipo 2
Primo inibitore del DPP-4 ad essere approvato in un unico dosaggio negli Stati Uniti. Nessun aggiustamento della dose per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 con concomitante compromissione renale o epatica.
Ingelheim, Germania e Indianapolis, Indiana (USA), 3 maggio 2011- Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company (NYSE: LLY) hanno annunciato oggi l’approvazione da parte della FDA statunitense di linagliptin (compresse) come farmaco da prescrizione da associare a dieta e attività fisica per ridurre la glicemia in pazienti adulti con diabete di tipo 2.1 La FDA ha approvato linagliptin sia in monoterapia che in associazione ad altri farmaci comunemente prescritti nel diabete di tipo 2 — quali metformina, sulfaniluree e pioglitazone — per ridurre l’emoglobina glicata (emoglobina A1c o HbA1c) in media sino allo 0,7 % (rispetto a placebo).2 L’emoglobina A1c, parametro dell’efficacia della terapia ipoglicemizzante, viene misurata nei pazienti diabetici come indicatore del controllo glicemico durante i due/tre mesi precedenti.
Linagliptin è un farmaco appartenente alla classe degli inibitori della dipeptidil-peptidasi 4 (DPP-4) ed è il primo, in questa classe, ad essere approvato in un unico dosaggio (5 mg, una volta/die).1 Con linagliptin non sono necessari aggiustamenti di dosaggio per i pazienti con compromissione renale o epatica. Linagliptin si presenta in forma di compresse che possono essere assunte sia con che senza cibo. Il farmaco riduce la glicemia in maniera glucosio-dipendente, aumentando i livelli di incretine (GLP-1), che incrementano la produzione di insulina post-prandiale e nell’intero arco della giornata.1
“Molte persone affette da diabete di tipo 2 non riescono a tenere sotto controllo la glicemia solo con la dieta e l’esercizio fisico e devono assumere uno o più farmaci,” ha dichiarato John Gerich M.D., Professore di Medicina, della University of Rochester School of Medicine. “L’approvazione di linagliptin da parte della FDA è un eccellente risultato in quanto ora i pazienti potranno assumere una sola dose al giorno e disporranno di un farmaco che può essere utilizzato da tutti i pazienti diabetici, indipendentemente dalla presenza o meno di una concomitante compromissione renale o epatica. Linagliptin offre ai medici un’altra opzione per la gestione del diabete di tipo 2, malattia potenzialmente invalidante”.
Linagliptin 5mg una volta/die è stato approvato sulla base dei risultati di un programma di studi clinici che ha coinvolto circa 4.000 soggetti adulti con diabete di tipo 2. Il programma ha compreso tre studi controllati verso placebo che hanno valutato linagliptin sia in monoterapia, che in associazione ad altri farmaci ipoglicemizzanti orali comunemente impiegati, come metformina e sulfaniluree. Linagliptin in monoterapia ha dimostrato differenze statisticamente significative in termini di riduzione media dei livelli di HbA1c rispetto a placebo sino allo 0,72 percento. In pazienti in cui la terapia con metformina o metformina più sulfanilurea non è riuscita a controllare adeguatamente la glicemia, l’aggiunta di linagliptin ha prodotto una differenza statisticamente significativa in termini di riduzione media di HbA1c dello 0,6 percento3-4 rispetto a placebo.
Un quarto studio ha messo a confronto l’associazione iniziale di linagliptin e pioglitazone rispetto al solo pioglitazone.5 La differenza in termini di riduzione media rettificata di HbA1c fra linagliptin e placebo è stata dello 0,5% (p<0,0001).5 I pazienti che hanno assunto linagliptin più pioglitazone hanno ottenuto una riduzione di HbA1c dell’1,1% rispetto al basale, in confronto a una riduzione dello 0,6% nei pazienti in trattamento con pioglitazone da solo (p < 0,0001).5
Linagliptin ha inoltre ottenuto riduzioni significative nella glicemia plasmatica a digiuno rispetto a placebo, sia in monoterapia che in associazione a metformina, sulfaniluree e/o pioglitazone.2-3, 5-6 Linagliptin ha determinato una riduzione significativa nella glicemia post-prandiale, superiore a placebo sia in monoterapia2, sia in associazione a metformina.3
Per glicemia plasmatica a digiuno si intende la glicemia rilevata al risveglio mattutino, mentre per glicemia post-prandiale si intende quella due ore dopo il pasto.
Negli studi controllati verso placebo non è stata riscontrata alcuna differenza significativa in termini di calo ponderale rispetto al basale per linagliptin in monoterapia,2 in associazione a metformina3 o con metformina più sulfanilurea.4
I pazienti in terapia con linagliptin hanno mostrato un calo ponderale medio significativo dal basale, rispetto ai pazienti in terapia con sulfanilurea (calo di 1,1 kg nel braccio di trattamento con linagliptin rispetto ad un aumento di 1,4 kg nel braccio di trattamento con sulfanilurea, p<0,0001).1
Nello studio di confronto dell’associazione iniziale di linagliptin e pioglitazone rispetto al solo pioglitazone, si è riscontrato un incremento ponderale sia nel gruppo linagliptin più pioglitazone, che in quello placebo più pioglitazone, con una differenza media rettificata rispetto al basale pari rispettivamente a 2,3 kg e 1,2 kg (p=0,0141).1
“Il diabete di tipo 2 è una malattia che si sta diffondendo a una velocità allarmante e siamo orgogliosi di poter offrire ai pazienti degli Stati Uniti una nuova opzione terapeutica, frutto della ricerca di Boehringer Ingelheim, che potrebbe aiutare milioni di persone con diabete di tipo 2 che non riescono ad ottenere un adeguato controllo glicemico” – ha dichiarato il Professor Klaus Dugi, Senior Vice President Medicine del Gruppo Boehringer Ingelheim. “Quando introduciamo un nuovo farmaco, l’obiettivo è quello di migliorare la terapia per i pazienti. E siamo certi che linagliptin contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo”.
Tra le reazioni avverse riferite in una percentuale pari o superiore al 5% dei pazienti trattati con linagliptin, rispetto al placebo, vi è stata rinofaringite.1 Ipoglicemia è stata riscontrata più spesso nei pazienti trattati con linagliptin e sulfanilurea, rispetto ai pazienti che hanno ricevuto l’associazione placebo e sulfanilurea.1 Quando linagliptin è stato somministrato in monoterapia o in associazione a metformina o pioglitazone l’incidenza di ipoglicemia è stata simile a quella riscontrata con placebo.1 Pancreatite è stata riferita più frequentemente in pazienti randomizzati che hanno ricevuto linagliptin (un caso ogni 538 anni-persona contro zero in 433 anni-persona per il gruppo confronto).
Linagliptin non va assunto da pazienti con diabete di tipo 1, né come terapia della chetoacidosi diabetica (aumento dei chetoni nel sangue o nelle urine). Non è stato studiato in associazione a insulina.1
L’approvazione di linagliptin da parte della FDA è la prima pietra miliare ottenuta dalle autorità regolatorie da quando Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company hanno costituito la loro alleanza in diabetologia, nel gennaio 2011. Questa collaborazione poggia sull’insieme delle conoscenze e delle competenze scientifiche, oltre che delle capacità commerciali di queste due primarie aziende farmaceutiche, entrambe mosse dall’attività di ricerca, che operano per rispondere alle necessità dei pazienti a fronte della crescente diffusione a livello mondiale del diabete.
“L’alleanza con Boehringer Ingelheim ha creato una delle pipeline più solide di tutto il settore farmaceutico in area diabetologica” ha dichiarato Enrique Conterno, Presidente di Lilly Diabetologia. “Linagliptin è il primo farmaco approvato, fra le molte nuove opzioni terapeutiche, che auspichiamo verrà offerta ai milioni di pazienti che vivono con il diabete di tipo 2”.
Il programma completo di sviluppo clinico di linagliptin (compresse) comprende 30 studi, alcuni completati, altri in corso o in programma. E’ attualmente in corso l’esame di linagliptin da parte delle autorità regolatorie di UE e Giappone.
Il Diabete
Circa 25,8 milioni di americani7 e 220 milioni di persone nel mondo8 soffrono di diabete di tipo 1 o di tipo 2. Il diabete di tipo 2 è il più diffuso, con una percentuale stimata pari al 95% di tutti i casi di diabete. E’ una malattia cronica, che insorge quando l’organismo non è più in grado di produrre o utilizzare in maniera adeguata l’insulina.9
L’alleanza fra Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly and Company
A gennaio 2011 Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly and Company hanno annunciato un’alleanza in diabetologia che riguarda quattro farmaci in via di sviluppo in alcune fra le principali classi farmacologiche. L’accordo poggia sui punti di forza di due fra le maggiori aziende farmaceutiche a livello mondiale, unendo la comprovata capacità d’innovazione trainata dalla ricerca di Boehringer Ingelheim, alla ricerca innovativa, all’esperienza pioneristica in diabetologia di Lilly. Con la loro sinergia, le due aziende dimostrano il proprio impegno a dare vita a terapie per i pazienti diabetici e la dedizione a rispondere ai bisogni dei pazienti.
Per maggiori informazioni sull’accordo: www.boehringer-ingelheim.com o www.lilly.com.
Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 145 affiliate e più di 42.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione, nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.
Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale. La mutua collaborazione, il rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.
Nel 2010, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 12,6 miliardi di euro, investendo quasi il 24% del fatturato netto della sua maggiore divisione “Farmaci da Prescrizione” in Ricerca e Sviluppo.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com
Eli Lilly and Company
Primaria azienda mossa dall’innovazione, Lilly sta sviluppando un portafoglio sempre più ampio di prodotti farmaceutici grazie alle ricerche all’avanguardia dei propri laboratori in tutto il mondo e alla collaborazione con prestigiose organizzazioni scientifiche. Lilly ha sede ad Indianapolis, Indiana (USA). Con farmaci e informazione Lilly dà risposte ad alcuni delle esigenze mediche più urgenti a livello mondiale.
Potete trovare ulteriori informazioni su Lilly sul sito www.lilly.com.
Lilly Diabetologia
Da più di 85 anni Lilly è leader mondiale nell’introduzione di soluzioni d’avanguardia che aiutano le persone a vivere e a trattare il diabete. Lilly ha introdotto la prima insulina commerciale al mondo nel 1923 e continua a essere in prima linea nell’innovazione sia per quanto riguarda i farmaci, che i dispositivi di somministrazione per la gestione del diabete. Lilly è anche impegnata a fornire soluzioni che vadano oltre la terapia, ovvero strumenti pratici, informazioni e programmi di sostegno per superare le barriere che ostacolano il raggiungimento del successo nel controllo del diabete. Le tematiche che affliggono ciascun individuo che convive ed è in terapia per questa patologia, guidano Lilly nel suo operare. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.lillydiabetes.com.
Contatti:
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Comunicazione
Boehringer Ingelheim Italia SpA
Phone: + 39 – 02 5355453
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e-mail: marina.guffanti@boehringer-ingelheim.com
Sabrina Spina
Comunicazione
Eli Lilly Italia Spa
Phone: +39 – 055 4257989
Cell. +39 345 7135307
1. Tradjenta™ (linagliptin) tablets. HIGHLIGHTS OF PRESCRIBING INFORMATION. Initial U.S. Approval: 2011.
2. Del Prato S, Barnett AH, Huisman H, et al. Effect of linagliptin monotherapy on glycaemic control and markers of beta-cell function in patients with inadequately controlled type 2 diabetes: a randomized controlled trial. Diabetes Obes Metab. 2011 Mar;13(3):258-67.
3. Taskinen MR, Rosenstock J, Tamminen I, et al. Safety and efficacy of linagliptin as add-on therapy to metformin in patients with type 2 diabetes: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Diabetes Obes Metab. 2011 Jan;13(1):65-74.
4. Owens DR, Swallow R, Woerle HJ, et al. Linagliptin improves glycemic control in type 2 diabetes patients inadequately controlled by metformin and sulfonylurea without weight gain and low risk of hypoglycemia. 70th American Diabetes Association Scientific Sessions. Orlando, Florida, U.S.A.; 2010. p. Poster 548-P.
5. Gomis R, Espadero RM, Jones R, et al. Efficacy and safety of initial combination therapy with linagliptin and pioglitazone in patients with inadequately controlled type 2 diabetes: a randomized, double-blind, placebo controlled study. Diabetes Obes Metab. 2011 Mar 15.
6. Lewin AJ, Arvay L, Liu D, et al. Safety and efficacy of linagliptin as add-on therapy to a sulphonylurea in inadequately controlled type 2 diabetes. 46th Annual Meeting of the European Association for the Study of Diabetes. Stockholm, Sweden; 2010. p. Poster 821-P.
7. Centers for Disease Control and Prevention. National Diabetes Fact Sheet 2011. Available at http://www.cdc.gov/diabetes/pubs/pdf/ndfs_2011.pdf. Accessed on: April 27, 2011.
8. World Health Organization. Fact Sheet No. 312: What is Diabetes? Available at: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs312/en/. Accessed on: April 27, 2011.
9. International Diabetes Federation. Diabetes Atlas. 3rd edn. Brussels: International Diabetes Federation, 2006.