Dal 19 luglio inizia sulla RAI campagna su Endometriosi

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Il prossimo martedi’ 19 luglio partira’ sulle reti Rai la Campagna Istituzionale Informativa sull’Endometriosi, con lo spot realizzato dal Ministero per le Pari Opportunita’ in collaborazione con la Fondazione Italiana Endometriosi Onlus (FIE).

Testimonial dello spot, presentato questa mattina all’Hotel Mediterraneo di Roma, e’ l’attrice Nancy Brilli, particolarmente sensibile verso questa malattia pressoche’ sconosciuta. ”Il problema – sottolinea il Ministro Mara Carfagna – e’ stato troppo a lungo sottovalutato: in Italia sono tre milioni le donne che soffrono di endometriosi, il 30 per cento delle italiane in eta’ fertile. Con questo spot realizzato dal Ministero per le Pari Opportunita’ vogliamo andare oltre, aiutando le donne a conoscere la malattia e a ritrovare fiducia”.

La Campagna Rai e’ frutto di un costante lavoro avviato nel 2009 con la firma del primo Protocollo d’Intesa sull’Endometriosi e con l’istituzione di un Tavolo Tecnico presso il Ministero per le Pari Opportunita’. Il Protocollo, siglato dal Ministro Mara Carfagna, dal Presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus, Pietro Giulio Signorile, dal Presidente dell’INAIL, Marco Fabio Sartori e dal Presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, costituisce il primo atto concreto per la tutela di milioni di donne italiane affette dalla patologia, con l’obiettivo di combattere ogni forma di discriminazione sociale e professionale. Alla Campagna Istituzionale si affianca l’incessante attivita’ di Ricerca Scientifica per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura, oltre ad un pacchetto di misure predisposte dagli Enti coinvolti a sostegno delle pazienti affette dalla malattia. ”La Campagna di informazione sull’Endometriosi – afferma il Pietro Giulio Signorile – rappresenta un ulteriore passo in avanti nella lotta a questa grave patologia che colpisce centinaia di milioni di donne in tutto il mondo. La malattia e’ malattia di genere ed e’ un fenomeno sociale che coinvolge tutti gli aspetti della vita di donna, per questo tale iniziativa diventa un fattore di civilta”’.

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