Glioma: ancora ampliamenti di studi sul meccanismo chiave dello sviluppo
Alcuni farmaci attualmente in uso sono in grado di bloccare un cammino molecolare finora sconosciuto e di ritardare lo sviluppo del glioma nel modello animale
Un nuovo cammino cellulare utilizzato dalle cellule staminali per promuovere la crescita del glioma, un’aggressiva forma di tumore che colpisce le cellule gliali del sistema nervoso centrale, è stato scoperto dai ricercatori della Cleveland Clinic, che firmano in proposito un articolo apparso sulla rivista Cell.
Nel corso della ricerca si è anche riscontrato come alcuni farmaci attualmente in uso sono in grado di bloccare tale cammino e di ritardare lo sviluppo del glioma nel modello animale, una scoperta che apre la strada a nuove opzioni terapeutiche per questa forma tumorale.
Attualmente la prognosi per i gliomi maligni è spesso infausta: per i pazienti colpiti dalla forma più grave, il glioma di grado IV o glioblastoma multiforme, la mediana della sopravvivenza con le migliori terapie disponibili varia tra 9 e 15 mesi. I trattamenti prevedono un intervento chirurgico seguito da radioterapia e trattamento con temozolomide.
I ricercatori hanno cominciato solo di recente a comprendere l’importanza delle differenze tra le cellule cancerose nello stesso paziente. Recentemente sono stati individuati gruppi di cellule all’interno del glioma che promuovono la formazione del tumore cerebrale nei modelli animali, denominate cellule staminali cancerose. Queste ultime sono spesso resistenti alle radiazioni e alla chemioterapia, e ciò le candida a diventare l’obiettivo di nuove terapie.
Nel nuovo studio, i ricercatori della Cleveland Clinic guidati da Jeremy Rich hanno chiarito i dettagli di un cammino molecolare finora sconosciuto che le cellule staminali cancerose utilizzano per promuovere la crescita tumorale.
Le cellule producono un’elevata quantità di ossido nitrico, una molecola il cui ruolo nel tumore non è ancora compreso appieno ma è sicuramente collegata con la resistenza alle terapie, la mancata attivazione dell’apoptosi (la morte cellulare programmata) e con la proliferaizone incontrollata. La sostanza viene prodotta in eccesso tramite l’aumento dei livelli dell’enzima siantasi 2 dell’ossido nitrico (NOS2); diminuendo i livelli o l’attività di questo enzima si riesce a ridurre la crescita delle cellule staminali tumorali.
Con la somministrazione di farmaci che inibiscono l’enzima NOS2 si resce a ritardare la crescita dei gliomi; inoltre dall’analisi dei dati forniti dai National Institutes of Health i ricercatori hanno scoperto che l’aumento dei livelli dell’enzima è associato con una diminuzione del tempo di sopravvivenza dei pazienti con glioma.