isolate staminali del sangue ‘pure’.
Sono capaci di auto-rinnovarsi e di rifornire continuamente il sangue di cellule mature per tutta la vita: sono le cellule staminali del sangue ‘pure’, isolate per la prima volta e in grado di rigenerare, singolarmente, l’intero sistema del sangue.
La scoperta, annunciata su Science, apre nuove prospettive alla medicina rigenerativa e all’utilizzo delle staminali a fini terapeutici. Il risultato e’ stato conseguito in Canada da un gruppo di ricerca coordinato da Faiyaz Notta dell’Istituto per le ricerche sul cancro Campbell Family Institute, dell’Ontario Cancer Institute e dell’universita’ di Toronto. ”Con questa scoperta possiamo ottenere una mappa dettagliata dello sviluppo del sistema del sangue umano”, ha osservato uno degli autori, John Dick dell’Istituto per le ricerche sul cancro Campbell Family Institute, dell’Ontario Cancer Institute e dell’universita’ di Toronto.
”Abbiamo isolato – ha proseguito – una singola cellula che ‘fabbrica’ tutti i bracci del sistema sanguigno, che e’ cruciale per massimizzare le potenzialita’ delle cellule staminali per piu’ applicazioni cliniche. Le cellule staminali sono cosi’ rare che questo risultato e’ un po’ come trovare un ago in un pagliaio”. Isolare queste rare cellule, sottolineano i ricercatori, non e’ stato facile, perche’ e’ molto difficile distinguere queste cellule da altre che rinnovano il sangue per brevi periodi. La scoperta e’ stata possibile grazie a un processo che vaglia, purifica e ordina rapidamente milioni di cellule del sangue e le sistema in piccoli contenitori pronti per le analisi. ”Recentemente – ha spiegato Dick – si e’ iniziato a utilizzare le cellule staminali del sangue del cordone ombelicale, ma per molti pazienti un campione di un singolo donatore non e’ abbastanza grande e risulta insufficiente. Questo risultato e’ un ulteriore passo in avanti per generare quantita’ sufficienti di cellule staminali da usare a livello clinico e avvicina la promessa dell’utilizzo delle staminali nella medicina rigenerativa per i pazienti”.