Tumore al seno: quando il ruolo di una proteina determina l’aggressività del male

Un nuovo studio condotto da ricercatori del Laboratorio Nazionale CIB presso Area Science Park Trieste e dell’universita’ di Trieste identifica alcuni elementi fondamentali dell’aggressivita’ dei tumori alla mammella. La scoperta permette di caratterizzare meglio la malattia e di predirne l’esito e offre la possibilita’ di fare previsioni sulla risposta delle pazienti ai trattamenti.

Ora, pero’, una nuova e determinante tessera e’ stata aggiunta: p53 mutato e Pin1, insieme in un’accoppiata micidiale, sovvertono le funzioni cellulari. Al tratto molecolare dato dalla combinazione di questi due elementi risulta associato un vero e proprio dirottamento del programma genetico attivo all’interno delle cellule, che porta all’espressione di un gruppo specifico di geni in grado di promuovere l’acquisizione da parte delle cellule tumorali di caratteristiche aggressive e della capacita’ di migrare e invadere altri tessuti. Doti essenziali, queste, affinche’ una cellula cancerosa possa intraprendere il viaggio che all’interno del corpo la portera’ con le metastasi a corrompere organi diversi da quello di partenza.