Tumore del colon: scoperte molte più mutazioni di quelle note legate all’insorgenza
La scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti che tengano conto di questa molteplicità di cause
Sono almeno 70 le mutazioni genetiche coinvolte nell’insorgenza del tumore del colon, ovvero molte di più di quanto stimato finora, secondo una nuova ricerca dello UT Southwestern Medical Center pubblicata sulla rivista Cancer Research.
La scoperta, sostengono gli studiosi nell’articolo, potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti che tengano conto di questa molteplicità di cause, ampliando così la manciata di attuali geni considerato nella cura di questo tipo di tumore.
“Il metodo attualmente utilizzato finora è quello di seguire un solo obiettivo terapeutico, mentre ora si apre la prospettiva di approcciare quattro differenti cammini simultaneamente”, ha commentato Jerry W. Shay, vice presidente della divisione di biologia cellulare della UT Southwestern.
Secondo il vecchio modello, si riteneva che ci fossero 151 candidati geni e le mutazioni su 8-15 geni di questi potessero portare all’insorgenza del tumore. Oltre a questi, si riteneva ci fossero oltre 700 “geni passeggeri” le cui mutazioni erano incidentalmente collegati alla crescita tumorale.
“Questi numeri sono errati”, ha aggiunto Shay. “Esistono 65 candidati geni e almeno cinque geni passeggeri le cui mutazioni rivestono un ruolo significativo nello sviluppo del cancro. L’inattivazione della funzionalità di qualcuno di questi geni di soppressione tumorale determina una processo chiave chiamato crescita ancoraggio-indipendente, il che significa che le cellule si impilano le une sulle altre invece di allinearsi in ordine.
Il prossimo passo, concludono gli studiosi, sarà quello di classificare più accuratamente quali geni siano all’origine dell’insorgenza neoplastica e quali siano semplicemente passeggeri.