Tumori del seno: è più efficace terapia combinata
L’ABT-737 è un innovativo farmaco della classe dei BH3-mimetici che è risultato efficace nelle forme più aggressive in associazione con un chemioterapico convenzionale
Una delle forme di tumore del seno più aggressive è anche la più sensibile alla chemioterapia quando viene combinata con una nuova classe di agenti anti-tumorali: è questo il risultato di un nuovo studio condotto presso il Walter and Eliza Hall Institute e presentato Proceedings of the National Academy of Sciences.
La sigla ABT-737 denota un farmaco appartenente a una nuova classe di agenti antitumorali chiamati BH3-mimetici, che agiscono neutralizzando le proteine Bcl-2 nelle cellule tumorali. Tali proteine proteggono le cellule dopo che sono state danneggiate dai farmaci chemioterapici, e prevengono la loro morte. I BH3-mimetici si sono dimostrati promettenti nel trattamento del tumore del seno anche nel casi di cosiddetti tumori “triplo negativo”, che risultano negativi ai recettori degli estrogeni, del progesterone e dell’HER2, e non possono quindi essere trattati con terapia ormonale o con trastuzumab.
Geoff Lindeman e Jane Visvader, autori dello studio, spiegano che i risultati mostrano che navitoclax, un BH3 mimetico disponibile in somministrazione orale, potrebbe fornire una nuova speranza di trattare alcuni tipi di tumori del seno che ora non possono essere affrontati con i trattamenti disponibili.
“L’ABT-737 ha come obiettivo la famiglia Bcl-2, che si ritrova ad alti livelli nel 70 per cento dei tumori del seno”, ha spiegato Lindeman. “Abbiamo mostrato che anche in questo tipo di neoplasia l’ABT-737 è efficace quando somministrato in combinazione con un farmaco chemioterapico convenzionale”.